Il nuovo Codice della Strada appena entrato in vigore ha sollevato le critiche di Codacons, l’associazione che difende i diritti dei consumatori, secondo cui “l’inasprimento delle sanzioni rischia di trasformarsi in una stangata per pochi, se non sarà accompagnato da un reale incremento dei controlli lungo le strade”.
Infatti, stando ai dati raccolti dall’associazione da gennaio a oggi le multe stradali valgono 1,6 miliardi di euro.
C’è una riflessione però sul rapporto tra le sanzioni e le vittime della strada che “nel 2024 raggiungono un +4%, ma il Governo ha dimenticato di varare l’osservatorio approvato nel 2023 con il compito di realizzare una relazione annuale contenente in particolare i dati relativi agli incidenti stradali e alla regolarità e trasparenza nell’utilizzo dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie e nell’uso dei dispositivi elettronici di controllo della velocità”.
“Il giro di vite contro l’uso dei cellulari alla guida, la guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di stupefacenti e i provvedimenti in tema di monopattini rappresentano nell’insieme misure positive ma che rischiano di non produrre gli effetti sperati sul fronte della sicurezza stradale – spiega il presidente Carlo Rienzi – Questo perché qualsiasi nuova regola o inasprimento delle sanzioni verso i trasgressori resta lettera morta se sulle strade i controlli scarseggiano: basti pensare che, secondo gli ultimi dati Istat, nel primo semestre del 2024, rispetto allo stesso periodo del 2023, si registra in Italia un aumento del +0,9% del numero di incidenti stradali con lesioni a persone e dei feriti (+0,5%), mentre le vittime sulle strade salgono addirittura del +4%, con punte del +7,9% proprio sulle strade urbane, quelle che necessiterebbero di maggiore vigilanza”.
Codacons, inoltre, si scaglia contro l’aumento delle tariffe autostradali, previsto da un emendamento alla Manovra che a partire dal prossimo gennaio porterà i pedaggi a salire dell’1,8%.
“L’aumento tariffario non corrisponde infatti né ad un reale incremento dei costi a carico dei gestori, né ad un miglioramento reale del servizio reso all’utenza, con numerose tratte autostradali che ancora presentano forti criticità, tra cantieri infiniti, rallentamenti e disagi quotidiani per gli automobilisti” così commentano dall’associazione.