“Reputato da grandi critici e colleghi uno dei migliori chef del pianeta, criticato dalle malelingue“. E’ questa la descrizione che si legge sulla pagina Fb di Chef Ruffi, ormai diventato un vero fenomeno social con migliaia di follower (ha anche un canale YouTube), seguito per i suoi video che stravolgono totalmente le ricette tradizionali della cucina italiana e che gli hanno fatto “guadagnare” il titolo di peggior cuoco d’Italia.
Ruffi non ha un volto, o meglio, non lo mostra. E’ un po’ come Banksy, Liberato, i Daft Punk, Miss Keta o Batman. Li seguiamo pur senza conoscere il loro viso. Non si sa quasi nulla della sua vera identità, ma dall’accento si direbbe che è di origini campane (forse salernitane? Arduo saperlo!) e pare lavori all’estero, alcuni dicono in Inghilterra. Negli anni ha attirato la curiosità di diverse testate giornalistiche e anche “Gambero Rosso” gli ha dedicato un’intervista speciale. Ma fino ad oggi è stato praticamente impossibile capire chi si celi dietro lo Chef con il passamontagna che stravolge non solo la cucina ma anche la lingua italiana (noto ormai il suo tormentone “malgamare“). Fa il ragù con il ketchup, mette ovunque il glutammato e sponsorizza la salsa “versatile” che aggiunge un po’ in ogni piatto.
Eppure dietro Chef Ruffi c’è una mente (o diverse) che non solo è riuscita a dare vita a un personaggio amato/odiato da tantissimi ma che, utilizzando l’ingrediente principale dell’ironia, fa divertire e riflettere su un mondo, quello dei grandi Maestri della cucina, ormai sulla cresta dell’onda da diverso tempo. Chef Ruffi, gentilmente e con la sua simpatica verve, ci ha concesso un’intervista che pubblichiamo in maniera integrale, nel suo strampalato italiano.
- Chef, ormai sei diventato un fenomeno social e la tua pagina ha tantissimi follower. Ma come è nata l’idea di pubblicare le tue video ricette?
Aeh, ma che fenomeno! Comunque sì, la gente mi segue e mi vuole bene, ho sempre avuto il sogno di cucinare per l’altri così ho postato una carbonara la prima volta e da là è scoppiato tutto socialmente! Ma da prima già ero famoso comunque.
- Come mai hai deciso di coprire il tuo volto con il passamontagna e di non svelare la tua identità?
Copro il volto per non diventare troppo famoso faccialmente, a me piace essere semplice e non essere riconosciuto quando viaggio e sto con la famiglia. Non mi piace firmare autografi e cose così. Immagina che casino si creerebbe se la gente sapesse che lì vicino a loro c’è Chef Ruffi, io penso che i fanz uscirebbero pazzi.
- In giro si dice che tu sia di origini campane. Il tuo accento è ricollegabile al sud della provincia di Salerno, al nostro territorio. Puoi darci qualche indizio?
- Per preparare i tuoi piatti abbiamo l’impressione che tu utilizzi degli ingredienti non proprio di prima qualità. La “versatile” ormai sembra essere la soluzione a tutti i problemi in cucina. E’ soltanto un’impressione?
Gli ingredienti di prima o di seconda qualità non esistono! Gli ingredienti sono tutti uguali, se sai cucinare cucini con tutto. Poi sulla versatile è vero, la uso molto ma no su tutto. Io non vedo che c’ha di strano, i supermercati ne sono pieni, se non era buona non penso ne riempivano i scaffali!!! Io penso ci sia un mangia mangia su ‘sta questione, lasciamo stare per adesso che è meglio, magari poi ne parliamo un’altra volta, ci vorrebbero giorni.
- Come rispondi ai tanti che criticano il tuo modo di cucinare?
Se non sei criticato significa che non sei nessuno. Automaticamente quando divento superiore c’è gente che diventa gelosa. Comunque l’invidioso mi loda senza saperlo.
- Secondo te qual è il motivo della tua fama sui social? Le tue ricette, la simpatia o, come tu spesso sostieni, l’invidia nei tuoi riguardi?
Io penso di essere famoso per come cucino, è semplice, non ci sono dubbi. Se non ero bravo la gente non mi seguiva! Ci sono milioni di persone che mi scrivono in privato dicendo di quanto sono bravo! Sui social di solito chi commenta è la minoranza e la maggior parte di questa sono malelingue gelose.
- Prima o poi svelerai la tua identità mostrando il tuo volto?
Io mi svelerei anche adesso, ma non voglio diventare un volto pubblico, voglio restare lo Chef Ruffi, una persona semplice, non mi piace essere al centro dell’attenzione. Non lo sopporterei.
- In conclusione….lo fai un saluto ai lettori di Ondanews nel Vallo di Diano?