Lo cercano per metterlo sotto processo per maltrattamenti in famiglia, ma lui scompare nel nulla.
È quanto accaduto a Capaccio Paestum dove un algerino 38enne si è reso irreperibile dopo la denuncia due anni fa da parte della moglie. Il 38enne picchiava la donna e l’accusava di essere “incapace di partorire un figlio maschio”. L’uomo usava i tizzoni incandescenti del camino per punire la moglie che era riuscita a dargli solo quattro figlie femmine.
L’udienza preliminare di ieri, dinanzi al Giudice per le Indagini Preliminari Ennio Trivelli del Tribunale di Salerno, si è risolta con rinvio.
I maltrattamenti avvenivano in una palazzina in località Licinella di Capaccio Paestum. La famiglia musulmana non aveva grossi contatti con i residenti del quartiere e la donna rispettava rigidamente le imposizioni del marito.
I maltrattamenti sono andati avanti per anni fin quando la marocchina ha trovato il coraggio di denunciare tutto alle Forze dell’Ordine.
Prima di ricorrere alla denuncia, la donna aveva tentato una fuga disperata in Marocco e alla sola minaccia di farlo, il marito aveva sequestrato i suoi documenti e delle figlie per impedirgli il rimpatrio.
L’udienza è stata aggiornata al prossimo anno.
– Claudia Monaco –
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