Biagio Tomasco, segretario del sindacato NurSind Salerno, scrive al Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e al neo Direttore Generale dell’ASL Salerno Mario Iervolino, proprio in merito alle nuove nomine ai vertici dell’azienda di via Nizza e dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”.
Tomasco si congratula con i dottori Iervolino e D’Amato per il prestigioso riconoscimento loro accordato, augurando il miglior lavoro possibile per i cittadini ed i lavoratori della provincia di Salerno. “Ovvio – scrive – che dalle nomine effettuate debba svilupparsi un ragionamento critico, sebbene costruttivo, e logico che vada ad inquadrare quali siano le attese che sviluppino da esse. Per quanto riguarda l’ASL Salerno riteniamo che la scelta effettuata sia la migliore possibile, soprattutto essendo maturata nel solco della continuità, che da tutti fu indicata all’atto del defenestramento del dott. Antonio Giordano circa un anno fa, prima fra tutti la nostra sigla, e che ora finalmente abbiamo e che vogliamo dia i suoi frutti soprattutto sul fronte del reclutamento del personale che rimane una chimera irraggiungibile e di cui, ad ogni buon conto, ci occuperemo più avanti. Rimaniamo convinti che il dott. Iervolino, forte della conoscenza acquisita in quest’ultimo anno di commissariamento, possa essere risolutivo nell’applicazione dell’Atto aziendale già approvato anche se giocoforza dovranno essere apportate le opportune modifiche ai sensi dell’ultimo Piano Ospedaliero licenziato dalla Regione Campania, cosa che auspichiamo con forza e per la qual cosa ci si aspetta il più rapido dei percorsi“.
Per l’AOU Ruggi Tomasco ritiene che la scelta del commissario, “dettata dalle attuali norme che lo imponevano stante le dimissioni presentate all’incarico, sia stata l’unica percorribile ed ha avuto come razionale quello di nominare un dirigente esperto e profondo conoscitore degli ambiti territoriali, cosa per la quale si potrà definitivamente affrontare la benedetta questione dell’integrazione tra l’ASL Salerno e l’Azienda universitaria evitando nel contempo le duplicazioni di attività che tanto hanno nociuto finora ad ambedue le aziende. Anche qui il primo obiettivo, problema in comune con l’ASL Salerno, sarà quello di risistemare la dotazione organica del Ruggi e dei plessi annessi facendo il possibile per riequilibrare gli organici oramai decimati da blocco del turn over, pensionamenti e quota 100. Siamo certi che il dott. D’Amato abbia nel suo know how tutte le competenze e le capacità per affrontare lo spinoso problema, così come siamo certi che abbia tutte le capacità per ricoprire il ruolo affidatogli nonostante le ultime incomprensibili esternazioni di chi, in maniera ingerente, ha voluto metter bocca in questioni che esulino dalla sua portata e dimenticando che la professionalità e la competenza non siano materia esclusiva di laurea, bensì siano doti che o le si hanno oppure no, ma di certo saranno i lavoratori del Ruggi ed i cittadini ivi afferenti a doverle soppesare, non chicchessia“.
Sulla carenza di personale Tomasco sottolinea “che le azioni positive messe in campo finora dalle due aziende, ovvero i bandi di mobilità sia a tempo determinato che indeterminato, non hanno prodotto i risultati attesi, tutti e due per la stessa motivazione cioè la mancanza del nulla osta delle aziende cedenti. Si era pensato che il bando a tempo determinato potesse in un certo qual modo calmierare le carenze per il periodo estivo, ma nessuno si è reso conto che i lavoratori che hanno avuto accesso alle graduatorie non fossero nient’altro che gli stessi sia nella graduatoria ASL sia in quella del Ruggi, ma ancor più nessuno si è reso conto che i lavoratori piazzatisi nelle prime posizioni delle graduatorie a tempo determinato, altro non fossero che lavoratori già assunti a tempo indeterminato, cosa che ha prodotto loro maggior punteggio rispetto ai lavoratori più giovani che si volevano in tal guisa intercettare. Intanto un’altra estate è passata in mezzo a tutti i disagi che hanno vissuto i lavoratori, che inevitabilmente si sono riflessi sull’utenza. Volendo essere come sempre propositivi, e non antagonisti, continuiamo a ripetere che per poter uscire dall’impasse che si è creata non vi sia altra strada che quella del concorso unico provinciale. Dal 7 luglio le Pubbliche Amministrazioni non hanno più l’obbligo, bensì la facoltà, di espletare le mobilità in maniera propedeutica rispetto ai concorsi. Scompare quindi il vincolo che obbligava le Aziende a bandire prima le mobilità rispetto ai concorsi, presupposto per il quale tanto l’ASL Salerno quanto l’AOU Ruggi, possono ora concertare insieme il concorso provinciale unico dedicato a tutte le carenze organiche presenti e per ogni ordine professionale. Siamo certi che lavorando insieme ce la possiamo fare“.
– Chiara Di Miele –