Nicola Lamattina, originario di Caggiano e conosciuto con il nome “L’Artista”, avrebbe compiuto 50 anni proprio ieri, 6 novembre. Ha dedicato la sua vita all’arte, alla fotografia e al sociale, impegnato soprattutto nel mondo della disabilità. Nicola era affetto da una grave malformazione fisica, ma la sua dolcezza, voglia di conoscenza e il suo spirito tenace gli hanno permesso di avvicinare tanti giovani a Caggiano, nei paesi limitrofi e a Napoli, dove ha frequentato l’Accademia delle Belle Arti diplomandosi in pittura come allievo del Maestro Gaetano Sgambato.
Nel 1998 decise di aprire a Caggiano uno Studio-Galleria “ChiangArt”, in cui trascorse tantissime ore a dipingere e scrivere poesie, ma anche a spronare i giovani a dare vita alla propria creatività. Nicola era una persona speciale, l’artista delle anime, amato e stimato, infatti con i suoi dipinti ha partecipato a diverse mostre nazionali e internazionali, dove ha riscosso enormi consensi e successi.
Era impegnato anche nella politica locale, infatti per diversi anni ha partecipato alle attività dell’Amministrazione comunale e nel 2005 fu assessore alla Cultura. Proprio negli anni del suo mandato come assessore ha intrapreso importanti scambi culturali con altre nazioni, tra cui l’India. Tantissimo l’impegno profuso per Caggiano e per i paesi limitrofi, grazie alla sua tenacia e forte intraprendenza. Negli anni ha istituito la Biblioteca Comunale e il Forum dei Giovani che oggi portano il suo nome, senza dimenticare le tante altre iniziative che ancora oggi permettono di ricordarlo con profondo affetto. “Una persona che ha dato un grosso contributo alla nostra comunità nella crescita culturale e civile – commenta il sindaco di Caggiano, Modesto Lamattina – Un amico schietto e sincero e un artista che sapeva toccare l’anima e la sensibilità di tutti quelli che incontrava nel suo cammino“. Nicola è morto nel 2006 all’età di 35 anni a causa di un infarto ma il suo ricordo rimane immutato nel cuore della sua famiglia e dei suoi amici, soprattutto dei due nipoti Giuseppe e Mario.