Neanche la pioggia ha bloccato questa mattina il corteo di protesta organizzato da Comitato di Lotta saprese per tentare di bloccare la chiusura del Punto Nascita dell’ospedale “Immacolata” di Sapri.
C’erano tutti al corteo, per testimoniare la loro presenza in questa battaglia e per gridare la volontà di mantenere attivo il nosocomio saprese. Sindaci, associazioni di categoria, esponenti politici, studenti e cittadini si sono uniti in un solo coro a difesa dell’Ospedale: “Io ci sono nato“. Tutto il basso cilento ha sfilato per le stradine di Sapri a difesa non solo del nosocomio saprese ma sopratutto del diritto alla salute, imprescindibile per ogni cittadino.
“Noi non faremo nessun passo indietro rispetto a questa situazione – ha dichiarato il sindaco di Sapri Antonio Gentile – Noi non abbiamo paura. L’ospedale di Sapri non si tocca e questa mattina siamo qui per ribadirlo a chiare lettere. E continueremo a spingere, anche dalla piazza, per evitare che ciò accada, perché noi non siamo i politici di palazzo, il nostro compito è risolvere i problemi della gente”.
Pensiero condiviso da tutti i presenti e sopratutto da Luciano de Geronimo, uno dei maggiori esponenti del Comitato di lotta che già nel 1979 partecipò a quella di apertura dell’ospedale saprese. “Non pensavo di dover scendere in piazza nuovamente dopo quarant’anni a difesa dell’ospedale – ha dichiarato De Geronimo – La chiusura del reparto di Ostetricia comporterebbe una diminuzione del posti letto e successivamente un declassamento dell’ospedale a semplice Pronto Soccorso e noi questo non lo permetteremo“.
E anche gli studenti hanno fatto sentire la loro voce questa mattina mostrandosi sensibili verso un tema così delicato: “Nessuno ci fermerà in questa battaglia perché noi ci siamo nati“.
– Maria Emilia Cobucci –