22 anni, originario del Gambia, Mustapha Jawara è il primo arbitro migrante iscritto all’AIA, Associazione Arbitri Italiani. Ospite del Centro Sistema Accoglienza Integrazione di Polla, prima di giungere in Italia a bordo di un barcone Mustapha ha conosciuto l’inferno libico fra violenze, carcere e privazioni.
Aveva soltanto 16 anni quando, per fortuna, è riuscito a trovare chi lo ha aiutato a scappare, affidandosi al mare. La prima tappa del suo arrivo in Italia è Mondragone, da dove viene successivamente trasferito presso il centro SAI di Polla. E’ nel Vallo di Diano che Mustapha riacquista la speranza di una vita migliore.
Intanto l’accoglienza presso il centro SAI di Polla e poi l’incontro con tante persone che gli dimostrano affetto, solidarietà ed amore. E poi l’incontro con l’ex arbitro Massimo Manzolillo al quale confida uno dei suoi sogni: diventare arbitro di calcio. Ora, a 22 anni, Mustapha è sotto i riflettori di tutti i media nazionali.
E lui, ai microfoni di Ondanews, oltre a svelare i suoi sogni ringrazia tutti, in special modo anche quei giornalisti che gli hanno dato tanta attenzione.
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