“Ora basta, i Navigator non possono più aspettare. Abbiamo 471 ragazzi che hanno superato un concorso pubblico e che attendono solo la firma di De Luca per essere assunti presso i centri per l’impiego regionali. E’ a tal punto imbarazzante il silenzio dei consiglieri regionali del Partito democratico sul caso Navigator, da costringere addirittura un loro dirigente nazionale a chiedere pubblicamente a De Luca di finirla con questa farsa“. Così la capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Valeria Ciarambino, si esprime in merito alla problematica che da giorni sta interessando i numerosi giovani che hanno partecipato al concorso per ricoprire il ruolo di Navigator e che, soltanto in Campania, non sono ancora entrati in servizio. Per questo motivo le ultime settimane sono state contrassegnate da una protesta dei Navigator campani davanti alla sede della Regione a Napoli che è stata sospesa pochi giorni fa a causa dei malori accusati dai giovani che erano in sciopero della fame.
“Facessero lo stesso anche i consiglieri regionali di maggioranza e quelli del centrodestra, – continua la Ciarambino – cominciando col firmare la richiesta di Consiglio regionale straordinario che gli abbiamo inoltrato in queste ore. Costringiamo De Luca a spiegare in aula perché continua a calpestare i sacrosanti diritti di 471 ragazzi, il cui ruolo è fondamentale per trovare lavoro a decine di migliaia di percettori di reddito di cittadinanza nella regione con il maggior numero di disoccupati”.
“I centri per l’impiego della Campania – prosegue – sono in tilt da settimane per carenza di personale e a causa di un sistema informatico vetusto. Apponendo quella firma, De Luca risolverebbe in un sol colpo tutte queste criticità, facendo finalmente partire la fase due del Reddito di cittadinanza, a costo zero per le casse della Regione tenuto conto che è il Governo a metterci i soldi, compresi gli 11 milioni che i Navigator portano in dote per l’adeguamento strutturale e informatico dei centri per l’impiego. Il governatore venisse in aula a spiegare perché vuole negare un’opportunità di lavoro a 471 giovani laureati e agli attuali 178mila percettori di reddito di cittadinanza”.
– Chiara Di Miele –