A Maratea, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Lagonegro hanno arrestato due sorelle del posto, una 46enne e una 49enne, ritenute responsabili di detenzione illegale di materiale esplodente, armi e munizioni comuni da sparo.
I militari hanno eseguito una perquisizione presso l’abitazione delle due sorelle che vivono con le rispettive famiglie all’interno dello stesso stabile. All’interno di un magazzino i Carabinieri hanno notato una vecchia cassa in legno in cui hanno trovato e sequestrato una grossa quantità di polvere da sparo, esplosivi detonanti, detonatori a miccia e micce a lenta combustione, munizioni per fucile e pistola, un fucile da caccia calibro 16.
In particolare, si tratta di 2,5 chilogrammi di polveri esplosive tra cui alcune detonanti, 6 detonatori a miccia, 17 cartucce calibro 16, 6 proiettili calibro 32 per pistola a tamburo, 1 confezione di inneschi per cartuccia e più confezioni per la realizzazione delle parti di cartuccia, 10 metri circa di miccia a lenta combustione.
Il materiale è risultato appartenere al padre delle due sorelle, deceduto diversi anni fa.
I Carabinieri, di fronte ad uno scenario così rilevante in termini di potenziale pericolo, hanno immediatamente attivato l’intervento dei militari artificieri in forza al Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Potenza, i quali hanno catalogato e classificato il tutto rimuovendo il materiale esplosivo con le dovute e necessarie precauzioni poiché un potenziale del genere, se opportunamente innescato, avrebbe provocato un’esplosione con effetti micidiali cagionando danni ingenti.
– Claudia Monaco –