Sabato 17 dicembre sarà inaugurato il presidio di Libera nel Vallo di Diano che sarà intitolato alla memoria del Capitano di fregata Natale De Grazia.
Alle 9.30 si terrà la cerimonia istituzionale e la sottoscrizione del Patto di Presidio presso l’Aula Consiliare di Padula, in Piazza Umberto I, alla presenza, tra gli altri, del sindaco Paolo Imparato, della referente provinciale di Libera a Salerno Anna Garofalo e della vicepresidente nazionale di Libera Daniela Marcone.
Alle ore 12.00, invece, presso la Galleria virtuale della mafia e dell’antimafia all’interno della casa-museo Joe Petrosino, ci sarà il taglio del nastro e della torta. Quello nel Vallo di Diano è l’ottavo presidio di Libera sul territorio della Provincia di Salerno.
“La nascita del presidio – si legge nel comunictao stampa del Coordinamento provinciale Libera Salerno – è il risultato di un lungo percorso di formazione e gestazione dal basso, che ha riunito attorno al progetto e ai temi di Libera numerose associazioni e singoli cittadini, desiderosi di assumersi la propria parte di responsabilità nella lotta quotidiana e concreta alla cultura mafiosa”.
“L’intitolazione al Capitano di fregata Natale De Grazia – continua il comunicato – deceduto in circostanze misteriose il 13 dicembre del 1995, valorizza temi di particolare attenzione del presidio: l’ambiente e le ecomafie. De Grazia morì improvvisamente nei pressi di Nocera Inferiore mentre viaggiava da Reggio Calabria a La Spezia per alcuni compiti di servizio legati alle delicate indagini che stava seguendo relative allo smaltimento illecito di rifiuti tossici. Aveva da poco consumato un pasto in una stazione di servizio dell’autostrada. Il certificato di morte parlò di arresto cardio-circolatorio, ma la storia delle indagini sulla sua morte ha molti punti oscuri. Il risultato del lavoro investigativo condotto dal capitano De Grazia è contenuto nei fascicoli dell’inchiesta giudiziaria sull’affondamento della nave Rigel e di altre cosiddette ‘navi a perdere’, presso la Procura di Reggio Calabria. In molti mettono in relazione la sua misteriosa morte ai risultati del suo lavoro investigativo, sospettando che sia rimasto vittima di un avvelenamento. All’epoca dei fatti De Grazia aveva 39 anni”.
– redazione –