La Corte Costituzionale si è pronunciata, con una sentenza di qualche giorno fa, riguardo all’incostituzionalità dell’articolo 45 del Nuovo Codice della Strada, prevedendo l’annullabilità delle multe elevate per eccesso di velocità da autovelox non revisionati. Subito il Codacons ha lanciato un’azione legale in favore delle migliaia di automobilisti multati.
Sul sito www.codacons.it l’associazione a tutela dei consumatori ha pubblicato una pagina attraverso cui chiunque abbia ricevuto una multa da autovelox può diffidare il Comune responsabile del verbale a fornire le prove dell’avvenuta manutenzione sugli apparecchi e la data dell’ultima taratura. “Con questa azione – spiegano dal Codacons – l’automobilista diffida il Comune a fornire la certificazione circa la regolarità degli apparecchi e, quindi, circa il rispetto della sentenza della Consulta. Se l’amministrazione comunale non sarà in grado di fornire la prova relativa a manutenzione periodica e taratura costante degli autovelox, sarà possibile impugnare i verbali, ottenere l’annullamento delle multe ancora non pagate e chiedere la restituzione delle sanzioni già versate”.
Gli automobilisti interessati possono già aderire all’iniziativa tramite l’invio di un sms solidale al numero 4892892 con il testo “203 CODACONS SOLIDALE” che comprende la quota di iscrizione come sostenitore e un contributo all’associazione “Mary Poppins” che presta assistenza ai malati di cancro e ricoverati nel reparto di oncologia pediatrica del Policlinico Umberto I di Roma. Con il servizio “IN CODACONS – CLASS ACTION”, al costo di 2,03 euro si ha diritto all’iscrizione al Codacons e all’invio al proprio indirizzo e-mail della diffida da inviare al Comune di competenza oall’Ufficio pubblico di riferimento.
– Chiara Di Miele –
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19/06/2015 – Autovelox non revisionati, multe annullabili. Interviene una sentenza della Corte Costituzionale