La Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Potenza ha dato esecuzione ad un decreto di fermo a carico di M.S. ritenuto gravemente indiziato dell‘omicidio aggravato di Luciano Lotito.
Il provvedimento è stato eseguito dalla Polizia di Stato (S.I.S.C.O. e Squadra Mobile) e dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Potenza.
Il delitto risulta commesso la sera del 24 luglio scorso a Pignola. Sulla base delle indagini svolte e ferma restando la presunzione d’innocenza fino a condanna definitiva, è risultato, sulla base degli indizi raccolti, che M.S., alla guida di una Golf, con premeditazione ha tamponato e spinto per circa 17 metri la moto Gilera Nexus condotta da Lotito, fino a farlo cadere violentemente a terra, lasciandolo esanime e gravemente ferito. Perse la vita qualche giorno più tardi.
Il decreto è stato adottato all’esito delle indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza, prontamente avviate e svolte insieme dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Potenza, dalla locale Squadra Mobile e dalla S.I.S.C.O. della Polizia di Stato.
Gli approfondimenti investigativi, da verificare nel procedimento, hanno consentito di acquisire elementi sul movente del delitto da ricondurre a dinamiche di criminalità organizzata fra contrapposti gruppi operanti in provincia di Potenza.
La vittima, infatti, risultava essere vicina al clan Riviezzi di Pignola, storicamente contrapposto al clan Martorano-Stefanutti di Potenza, ai cui ambienti M.S. è collegato.