È venuto a mancare, a Roma, nella giornata di ieri, Giovanni Russo, scrittore e giornalista.
Russo è stato inviato speciale del “Corriere della Sera” e poi suo assiduo collaboratore fino agli ultimi anni, dopo aver partecipato all’avventura del “Mondo” di Mario Pannunzio.
Meridionalista senza retorica e senza illusioni, ha raccontato con sguardo impietoso, in numerosi libri, tutte le contraddizioni, le miserie e i fallimenti legati alla questione meridionale.
Alessandro Galante Garrone, scrittore storico e magistrato italiano, ha definito il suo libro più famoso (Baroni e contadini) “un classico della nostra letteratura meridionalistica, che ci richiama, per il suo audace spirito di battaglia, alla grande letteratura riformatrice del Settecento nell’Italia meridionale, inaugurata dal Genovesi”.
Nato a Salerno nel 1925, era molto legato a Padula, il paese della madre, Rosa Scolpini, dove ritornava spesso con estremo piacere.
“Egli appartiene alla storia del Circolo Sociale “Carlo Alberto” 1886 – afferma il presidente del Circolo Felice Tierno – di cui era Socio Onorario, non solo per il suo articolo dell’agosto 1954 ‘Il paese degli Americani’, così ricco di notizie sul paese di allora e sul nostro Sodalizio, ma anche per il rapporto di stima e di affetto che aveva stabilito con tutti noi negli ultimi anni. Ne fanno fede i due incontri culturali in suo onore a Padula del 14 giugno 2009 e del 21 ottobre 2011, ma soprattutto la sua puntuale e commossa ‘testimonianza’ consegnata alle pagine del volume che racconta la storia del Circolo stesso. Nell’occasione luttuosa, tutti i soci esprimono il loro sincero cordoglio e sono vicini alla famiglia dell’indimenticabile Giovannino”.
– Paola Federico –