Basilicata e Campania le regioni più pericolose in cui lavorare. Questo l’allarmante dato dell’Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega che stima l’incidenza di mortalità rilevata dal 2020 ad oggi e posiziona queste due regioni in zona rossa per tre anni su quattro.
Oltre alla Campania e alla Basilicata i territori con maggior rischio di infortunio mortale, con un’incidenza superiore al 25% rispetto alla media nazionale, sono Abruzzo, Umbria, Puglia, Molise e Calabria. In zona arancione troviamo la Sicilia e l’Emilia Romagna. In zona gialla Friuli Venezia Giulia, Marche, Piemonte, Veneto, Sardegna, Lombardia, Liguria e Trentino Alto Adige. Le regioni più sicure, in zona bianca, sono il Lazio, la Toscana e la Valle d’Aosta.
Il nostro Paese chiude il 2023 con un bilancio allarmante: oltre mille le persone che hanno perso la vita sul posto di lavoro. La media è di tre morti al giorno. Il bilancio è di 1.041 vittime. Gli stranieri deceduti a lavoro sono 155.
Più in generale osserviamo nella cronologia della mappatura come le regioni con la più elevata popolazione lavorativa facciano registrare incidenze di mortalità uguali o addirittura inferiori alla media nazionale. È il caso appunto del Lazio, ma anche della Lombardia e del Veneto, sul podio per numero di occupati, ma mai sul podio per incidenze di mortalità.
Oltre alla definizione del livello di sicurezza per ciascuna regione, l’Osservatorio Sicurezza Vega individua anche l’identikit dei lavoratori più a rischio per fascia d’età. Per chi ha un’età compresa tra i 15 e i 24 anni, ad esempio, il rischio di morire sul lavoro è ben superiore rispetto ai colleghi che hanno un’età compresa tra i 25 e i 34 anni. Un dato che diventa ancora più drammatico tra i lavoratori più anziani.
L’incidenza più elevata si registra proprio nella fascia dei lavoratori ultrasessantacinquenni seguita subito dalla fascia di lavoratori compresi tra i 55 e i 64 anni.
Il settore delle costruzioni si conferma a fine 2023 quello in cui, nell’anno, sono avvenuti più incidenti mortali, seguito dal settore dei trasporti e magazzinaggio, poi dalle attività manifatturiere e dal commercio.
Il lunedì rappresenta il giorno più luttuoso della settimana, ovvero quello in cui si sono verificati più infortuni mortali nel 2023.