E’ finita all’attenzione de “Le Iene” la storia di Francesco Mastrogiovanni, il maestro elementare di 58 anni, ricoverato nel 2009 in seguito ad un TSO presso il reparto di psichiatria dell’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania e deceduto dopo 94 ore di agonia durante le quali è stato sottoposto a contenzione.
A novembre è arrivata la sentenza di appello che ha dimezzato le condanne per i 6 medici, già condannati in primo grado, e condannato anche 11 infermieri. Nel servizio di Gaetano Pecoraro viene ripercorsa tutta la storia del maestro attraverso le immagini delle telecamere di videosorveglianza che hanno incastrato medici e infermieri.
Pecoraro è riuscito a strappare delle dichiarazioni al dottor Raffaele Basso, uno dei medici condannati a 2 anni di reclusione, con pena sospesa e con la possibilità di continuare a lavorare in ospedale grazie alla revoca dell’interdizione dai pubblici uffici. Basso ritiene di essere stato condannato ingiustamente.
“E’ stata una brutta storia. Non penso – ha detto Basso – di essere stato responsabile. Sono stato condannato. Non penso che lo abbiamo torturato. Le persone ricoverate in ospedale io le curo e le aiuto. Quando si lavora le cose purtroppo accadono. Mi dispiace per questa cosa. Io dormo abbastanza tranquillo“.
Alla domanda “com’è che l’avete legato mentre dormiva?” Basso ha risposto con il silenzio. Il medico è indagato anche per la morte di Carlo Vitolo, un 40enne deceduto lo scorso anno per un arresto cardiocircolatorio mentre era ricoverato nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Sant’Arsenio.
– Erminio Cioffi –