Dopo la morte nel carcere di Foggia lo scorso febbraio di Gimino Chirichella, il 48enne di Sala Consilina accusato dell’omicidio della compagna Violeta Mihaela Senchiu, i familiari hanno sporto denuncia presso la Procura della Repubblica di Foggia per capire le cause dell’improvvisa morte.
Secondo i familiari, il 48enne era affetto da una grave cardiopatia e aveva bisogno di farmaci particolari e cure settimanali che non sono state mai effettuate da parte dei sanitari del carcere.
Chirichella, secondo quanto ricostruito dai Carabinieri della Compagnia di Sala Consilina, lo scorso novembre si era recato presso un distributore di carburante acquistando due taniche di benzina e aveva riversato il liquido infiammabile sul pavimento dandogli fuoco nel tentativo di togliere la vita alla compagnia, che poi morì poco dopo nel Centro Grandi Ustionati dell’ospedale Cardarelli di Napoli.
– Annamaria Lotierzo –
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