Sono stati assolti dal giudice del Tribunale di Lagonegro 3 medici degli 8 in servizio presso l’ospedale “Luigi Curto” di Polla finiti alla sbarra con l’accusa di omicidio colposo per la morte della piccola Aurora Babino, la bambina di 3 anni di Teggiano deceduta il 3 marzo del 2011 all’ospedale Santobono di Napoli dove era stata ricoverata in condizioni disperate dopo un doppio ricovero all’ospedale di Polla.
L’assoluzione per non aver commesso il fatto è giunta per il dottor Pasqualino Mazzeo e per la dottoressa Maria Gabriella Carbone. Il giudice, invece, ha deciso che il dottor Giancarlo Cimino non è punibile perchè il fatto costituisce colpa lieve (per quest’ultimo il pm aveva chiesto la condanna).
La legge Balduzzi, infatti, ha relegato nell’alveo dell’irrilevanza tutti i comportamenti che sono al di sotto della colpa grave (“Un sanitario che, nello svolgimento della propria attività, causa per imperizia la morte o la lesione personale del paziente, risponde dei reati di omicidio colposo e lesioni personali colpose solo in caso di colpa grave“).
Nel 2016 erano stati assolti, al termine del rito abbreviato, dal Gup del Tribunale di Lagonegro altri 4 medici accusati di omicidio colposo per la morte della piccola Aurora, i dottori Giovanni Ippolito, Antonio Filpo, Nelson Napolitano e Teodoro Stoduto. Mazzeo, Carbone e Cimino avevano invece optato per il rito ordinario.
La famiglia della piccola Aurora è stata difesa dall’avvocato Camillo Celebrano che sottolinea:”E’ stata comunque affermata una responsabilità. Con la riforma la colpa lieve non è più punibile. Attendiamo le motivazioni“.
– Chiara Di Miele –
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