Un nuovo capitolo è stato scritto nella vicenda giudiziaria che vede coinvolte quattro persone finite sotto inchiesta per l’installazione a Buonabitacolo di un monumento dedicato a Massimo Casalnuovo, deceduto a Buonabitacolo nel 2011 nei pressi di un posto di blocco dei Carabinieri.
Nei giorni scorsi è stato notificato l’avviso di conclusione indagini all’ex sindaco di Buonabitacolo Elia Rinaldi, ad Osvaldo Casalnuovo, padre di Massimo, all’ex vicesindaco Barbara Lapenta e all’ex assessore Carlo Bianco.
L’opera è stata posta sotto sequestro preventivo lo scorso 6 febbraio. La Procura della Repubblica di Lagonegro contesta la realizzazione dell’opera in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico-ambientale, in assenza del necessario permesso di costruire, la mancata denuncia dell’inizio della costruzione all’ufficio tecnico regionale competente, l’occupazione arbitraria e senza titolo di una parte di suolo pubblico e l’alterazione di bellezze naturali di località sottoposte a speciale protezione. Agli amministratori viene contestato anche il concorso in abuso d’ufficio. Ora i destinatari dell’avviso di conclusione delle indagini avranno venti giorni di tempo per presentare le memorie difensive.
– Erminio Cioffi –
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