Condannati in appello per il pestaggio di Domenico Lo Sasso, 48enne di Montesano sulla Marcellana colpito più volte alla testa con un bastone nel febbraio del 2011, i due imputati Francesco Lovisi, 55 anni, e il figlio Tony di 24 anni, residenti a Casaletto Spartano ma domiciliati a Montesano sulla Marcellana.
Come riporta La Città di Salerno, i due uomini erano stati condannati in primo grado a otto anni di reclusione ottenendo in appello una lieve riduzione di pena, la quale era poi stata annullata in Cassazione in quanto gli atti del processo non consentivano di attribuire l’episodio ai due imputati. L’annullamento aveva comportato il rinvio a un altro collegio della Corte d’Appello, davanti al quale i familiari di Lo Sasso, intanto deceduto per altre cause, si sono nuovamente costituiti parte civile tramite l’avvocato Francesco D’Onofrio. Il nuovo processo si è concluso con una pronuncia di condanna, con pena ridotta a cinque anni rispetto agli otto della sentenza di primo grado.
L’aggressione, avvenuta nel 2011 in un terreno adibito a pascolo al confine tra i comuni di Padula e Montesano sulla Marcellana, sarebbe stata scatenata da un diverbio per l’invasione del terreno stesso da parte del bestiame di uno dei pastori coinvolti nella lite. Dalle parole si era presto passati ai fatti e Lo Sasso era stato colpito a bastonate riportando lesioni alla testa e al volto.
L’uomo era stato trasportato all’Ospedale “Luigi Curto” di Polla per poi essere trasferito all’Ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania, in gravi condizioni ma non in pericolo di vita. Grazie alle attività di indagine dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Sala Consilina e agli elementi raccolti con la collaborazione dei Carabinieri della Stazione di Casaletto Spartano e della Compagnia di Vallo della Lucania, in pochi giorni erano stati identificati gli autori dell’aggressione.
Lo Sasso è deceduto nel 2012, trovato senza vita in un terreno nei pressi del convento di San Francesco a Padula. Gli accertamenti medico-legali hanno stabilito che il decesso è avvenuto per cause naturali.
– Mariarita Cupersito –