Mangiare non è solo nutrirsi ma dà il via a numerosi processi psicologici ed emotivi che sono collegati alle caratteristiche culturali, economiche e politiche dell’ambiente di appartenenza. È il caso di Montesano sulla Marcellana, dove la biologa nutrizionista Marzia Manilia, assessore all’Istruzione, ci ha spiegato, nella sua duplice veste, il suo impegno sul tema alimentazione, che parte da una corretta educazione a scuola.
- Mensa scolastica comunale, un impegno che divide tra professione ed istituzione. E’ possibile separare gli aspetti?
Fortunatamente non si può, e anche se si potesse non ci riuscirei. Il mio costante impegno al servizio mensa nasce dall’attenzione che cerco sempre di dedicare anche nella mia professione. Conoscere nello specifico le qualità, le caratteristiche degli alimenti e le norme di igiene e sicurezza mi ha permesso di lavorare con maggiore facilità a questo servizio principalmente con diversi scopi essenziali: garantire la qualità ma anche rendere consapevoli i bambini delle scelte che fanno a tavola, una tavola che vorrei fosse un momento di convivialità e di sana amicizia anche tra i più piccoli.
- Quali sono gli strumenti e le modalità che possono garantire una costante qualità del servizio mensa?
In primis, bisogna porre al centro dell’azione amministrativa, in tema di servizi scolastici, tutte le azioni possibili per garantire la qualità dei servizi scolastici. La nostra amministrazione comunale da tempo è dotata di una commissione mensa composta da un referente dell’istituto scolastico, da un rappresentante d’istituto, da un referente dell’amministrazione comunale e uno della minoranza consiliare. Inoltre, ci sono gli organi preposti per legge al controllo ma ripeto è necessario partire dal basso, da noi, da chi vive la scuola per avere massima e quotidiana attenzione al servizio offerto.
- Una visione partecipata, quindi?
Mi piace definirla una visione culturale della nostra mensa. La mensa è luogo privilegiato di incontro, di scambio, di condivisione degli alunni all’interno della scuola. È il momento in cui, lontano dalla tradizionale didattica, vengono vissute esperienze di convivialità, di amicizia, familiarità rafforzando quel senso di piccola comunità che cresce nella scuola e si allarga nel territorio. Un nuovo approccio anche psicologico alla mensa aiutato da simpatiche iniziative che mi piace contestualizzare in un più ampio progetto che potremmo chiamare “mensa a misura di bambino”
- Cosa si intende per “mensa a misura di bambino”?
Un esempio per questa definizione è l’introduzione all’interno della mensa di utensili rappresentanti i personaggi dei cartoni animati affinché la mensa sia anche strumento di educazione e di felicità; per realizzare una mensa a portata di bambino è necessario renderla sempre più fruibile a tutti, da qui la recente delibera di giunta che ha ridotto di circa il 25% il biglietto mensa per le famiglie, il minimo possibile per legge oltre le già previste agevolazioni: compartecipazione al 50% per le famiglie che usufruiscono del servizio per il terzo figlio indipendentemente dal reddito ed esenzione al 100% per alunni portatori di handicap. Piccoli interventi che si inseriscono in una visione culturale per cui il diritto allo studio deve essere sempre più garantito
- Biodiversità e mensa a km0: è possibile? Come sta procedendo in questo senso?
Credo molto nella filiera corta per la qualità della nostra mensa scolastica. Infatti nel nuovo capitolato approvato in Giunta, abbiamo puntato tanto sui prodotti biologici, sul marchio DE.CO., sulla territorialità degli alimenti. Da questa scelta chiara a favore della qualità e del territorio stiamo lavorando, quale prossimo progetto legato alla mensa, alla creazione di un orto sociale a pochi metri dal punto cottura con l’obiettivo di far diventare sempre più consapevoli i bambini nella scelta di quello che mangiano, nel rispetto dell’ambiente, della stagionalità e nella sana alimentazione soprattutto di quella che dai terreni ci viene donata. Le regole di una corretta alimentazione verranno meglio spiegate con l’idea di un progetto dal titolo MONTE..SANO che accompagnerà le ore di lezione dei nostri alunni a partire dal nuovo anno scolastico grazie anche all’attenta collaborazione della direttrice scolastica.
– Claudia Monaco –