L’Amministrazione comunale di Montesano sulla Marcellana, guidata dal sindaco Giuseppe Rinaldi, ha istituito un fondo di emergenza per famiglie soggette a sfratto, prelevando una parte delle risorse economiche dal corrispettivo riservato a fronteggiare l’emergenza pandemica.
L’iniziativa nasce dall’esigenza di affrontare il perdurare della pandemia che ha scatenato conseguentemente, oltre che una crisi economica ed occupazionale, l’emergenza abitativa che sta assumendo i contorni di una realtà sempre più pressante.
“L’aggravarsi della situazione economica degli ultimi anni ha condotto ad un’ulteriore caduta libera dell’occupazione con conseguente difficoltà, a volte impossibilità, da parte delle famiglie con un reddito nullo o molto basso di far fronte alle spese per l’abitazione. – si legge nella delibera di Giunta – Il numero degli sfratti per morosità incolpevole si sta incrementando in modo esponenziale, come emerge dalle segnalazioni di sfratti; – la necessità di fronteggiare ed arginare, per quanto possibile, il tragico fenomeno deve tener conto e valutare sia le esigenze ed i diritti individuali all’abitazione, sia problematiche di ordine pubblico, in un intervento di ampio respiro nella sfera socio-assistenziale e in un’ottica di attuazione del welfare locale”.
Il sindaco Rinaldi e la sua compagine vuole preservare il diritto sociale all’abitazione evitando quindi che le persone possano rimanere senza tetto. E’ infatti espletamento dell’Ente risolvere tali incombenze e fornire al cittadino una pluralità di informazioni rispetto al “bene casa”, in particolare sui contratti di locazione, sulle procedure di sfratto, sulle risorse a cui è possibile accedere. Il Comune è chiamato ad affrontare problematiche sociali sempre più complesse che richiedono attività di accertamento e di approfondimento sulle reali condizioni del richiedente.
“Poiché il Comune si trova, sempre più spesso, a dover fronteggiare la grave crisi socio-economica che colpisce in particolare le fasce più deboli, in difficoltà nel far fronte agli affitti proposti dal mercato e capendo che le richieste di abitazioni provengono in particolare da parte di nuclei familiari in situazione di estrema fragilità sociale quali, in special modo, le famiglie sfrattate e con redditi estremamente esigui, si impone la necessità di mettere in atto interventi alternativi in attesa di poter accedere in prospettiva all’assegnazione di un alloggio. – spiegano i componenti della Giunta – In questo contesto, gli interventi che l’Amministrazione intende definire devono essere coerenti con le strategie e le modalità delle proprie politiche a sostegno della famiglia e devono rispondere a criteri di flessibilità che evitino forme di sterile assistenzialismo e promuovano interventi che forniscano l’opportunità a nuclei familiari di superare momenti di grave difficoltà e conquistare livelli di autonomia“.