Si è tenuta ieri con una solenne celebrazione da parte della comunità di Montesano sulla Marcellana, la commemorazione dei concittadini Antonio Bianculli e Vincenzo Cardinale, i due militari che dopo l’8 Settembre del 1943, data fatidica per l’Italia, furono trucidati per mano dei tedeschi.
L’8 Settembre 1943 segna l’annuncio dell’armistizio con gli Alleati e della fine dell’alleanza militare con la Germania, ma anche la data della dissoluzione dell’esercito italiano e della cattura di centinaia di migliaia di militari. La data simboleggia anche i primi episodi di Resistenza contro i tedeschi.
Tra questi, va ricordato l’eccidio di Cefalonia: la divisione italiana “Acqui” si trovò di fronte alla scelta di arrendersi e cedere le armi ai tedeschi o di affrontare la resistenza armata. Il 24 settembre in una scuola 600 soldati italiani con i loro ufficiali furono uccisi a colpi di mitragliatrici. Ben 360 ufficiali, invece, furono uccisi a gruppetti nel cortile della Casetta Rossa. Tra questi, si trovava il Tenente Antonio Bianculli, le cui spoglie mortali risultano tutt’oggi disperse.
Il Tenente Vincenzo Cardinale, fu invece trucidato il 6 Ottobre del 1943 a Kos, in Grecia, in un massacro ordito a tradimento dai tedeschi.
Il occasione del 70° anniversario della Resistenza, i cittadini, l’amministrazione guidata da Donato Fiore Volentini, le autorità civili e militari, i familiari dei due militari, l’Istituto Omnicomprensivo di Montesano, hanno quindi omaggiato con una lapide commemorativa collocata sulla facciata del Municipio insieme ad una corona di alloro.
Nel pomeriggio è stato presentato poi il libro di Regaliano Tommasoni “L’eroica Valle” che analizza, all’indomani dell’armistizio dell’8 Settembre, problematiche e situazioni registrate anche nel Vallo di Diano e nello specifico a Montesano, Sanza e Casalbuono.
“Un atto – ha dichiarato il sindaco Fiore Volentini – che vuole far capire che la guerra non porta a nulla e che vuole essere da esempio e monito per le nostre future generazioni.”
– Claudia Monaco –