Da questa mattina gli scuolabus di Montesano Sulla Marcellana viaggeranno diffondendo, attraverso una gigantografia affissa sul vetro posteriore, una campagna di sensibilizzazione contro la violenza di genere dal titolo “Crescere…insieme”. La campagna, promossa dall’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Giuseppe Rinaldi, dall’alto valore morale, culturale, sociale, vedrà i bus che portano i bambini a scuola, tramite un grafico disegnato dalla giovane architetto Alessia Rotella di Montesano, divulgare un messaggio contro la violenza di genere.
Promotrice dell’iniziativa l’assessore all’Istruzione, Marzia Manilia. “Non è un caso – dichiara – se tale campagna l’abbiamo lanciata l’8 marzo e sui bus scolastici. Da un lato con i pulmini raggiungiamo quotidianamente ogni parte del nostro territorio comunale facendo sì che il messaggio sia costantemente diffuso, dall’altro è proprio dalla scuola, dove si cresce davvero insieme, che bisogna partire per creare quella cultura della dignità che si fonda sul riconoscimento dell’altro come persona da rispettare sempre e a prescindere dal genere. Un’iniziativa molto bella, significativa, speciale, a cui eravamo particolarmente legati”.
“Un ringraziamento alla società che gestisce attualmente il servizio scuolabus per aver accettato la proposta, – continua l’assessore Manilia – al Centro Aretusa nella persona di Katia Pafundi e alla Consulta delle Amministratrici del Vallo di Diano e Tanagro nella persona del presidente Tania Esposito per la condivisione dell’iniziativa, a tutti coloro che ci aiuteranno a diffondere questo messaggio di civiltà a partire proprio da oggi, festa della donna”.
Sulla campagna “Crescere…insieme” interviene anche il sindaco Rinaldi. “Ci sono idee, messaggi, iniziative che assumono una rilevanza straordinaria per il forte contenuto culturale e sociale e per il significato che esprimono – afferma il primo cittadino – Sono molto orgoglioso che oggi giorno tutti i pulmini scolastici possano diffondere un messaggio di dignità, di civiltà, di sensibilità e che a farlo e a vederlo per primi, quotidianamente, siano i nostri alunni. Ci piace così festeggiare l’8 marzo”.
– Chiara Di Miele –