Un’educazione alimentare che parta fin dalla tenera età e che sia supportata anche a scuola.
È questo #naturalMensa, il nuovo progetto nato dall’accordo tra il Comune di Montesano sulla Marcellana, Scuola e aziende.
Il progetto #naturalMensa, ossia una mensa a misura “zero” prevederà l’abbandono di piatti e posate di plastica nelle mense scolastiche della scuola dell’infanzia sostituendole con un simpatico lunch box: un contenitore in materiale infrangibile con dentro piatti e posate riutilizzabili, che i bambini potranno portare a casa dove sarà lavato e pronto per essere riutilizzato il giorno dopo. Altra iniziativa sarà l’inserimento sperimentale del panino integrale a mensa, un giorno a settimane, idea che vuole essere educativa ma anche rispettosa per l’ambiente.
Ideatrice del progetto è l’assessore all’Istruzione Marzia Manilia: “L’idea che tramite il lunch box – ha dichiarato – i bambini possono portare a casa ciò che resta nel piatto ha un forte impatto sulla riduzione degli sprechi a tavola. Il nuovo progetto parte dall’attenzione alla materia prima utilizzata nella nostra mensa che già vanta la caratteristica del km 0, della territorialità nella preferenza di prodotti a marchio DE.CO fino a giungere al rispetto dell’ambiente, scopo principale di questa ultima iniziativa”.
Sintesi di queste nuove attività è anche la creazione di un orto didattico, un piccolo spazio sperimentale per gli alunni che oltre a partecipare alle fasi di lavorazione degli alimenti, potranno assaggiare a tavola il frutto del loro lavoro.
“Abbiamo individuato un terreno comunale – ha dichiarato Manilia – nei pressi del plesso scolastico di Montesano Capoluogo, dove avviare sperimentalmente l’attività dell’orto didattico. La strutturazione di un orto scolastico rappresenta uno strumento di educazione ecologica potente e multiforme capace di riconnettere gli alunni con le origini del cibo e della vita. Attraverso l’attività di semina, cura e compostaggio gli alunni potranno apprendere i principi dell’educazione ambientale ed alimentare, in un contesto favorevole al loro benessere fisico e psicologico, imparando a prendersi cura del proprio territorio. I ragazzi impareranno a conoscere ciò che mangiano producendolo da soli e rispettando le risorse del nostro pianeta“.
Conclude Manilia: “Una visione della mensa, quella che proponiamo, sostenibile, buona, accessibile, educativa per i ragazzi, istruttiva per gli adulti, attenta alle produzioni territoriali, luogo di socializzazione ed integrazione e soprattutto sicura e adeguata. A ciò si aggiunge il rispetto dell’ambiente in tutte le sue fasi, dall’approvvigionamento della materia prima alla differenziazione dei rifiuti rappresenta il prossimo traguardo. Mentre a casa si differenzia a scuola si impara a rispettare l’ambiente”.
– Claudia Monaco –