È stato riportato al suo antico splendore l’altare della Chiesa Madre della parrocchia “San Giacomo Apostolo” a Monte San Giacomo.
Innalzato nel 1700, l’altare fu rimosso nel 1969 dall’allora parroco che aveva dato un’errata interpretazione dei canoni di povertà della chiesa emanati dal Concilio Vaticano II. Alcuni pezzi che componevano l’altare furono utilizzati per costruire la mensa sacra che ha accompagnato le celebrazioni liturgiche dell’ultimo mezzo secolo.
La presenza di numerose foto e una meticolosa ricerca portata avanti dal parroco, don Agnello Forte, hanno portato, lo scorso gennaio, all’avvio dei lavori di ripristino. Lavori ormai prossimi alla fine.
L’altare, interamente composto di marmo di Carrara unitamente a pietre pregiate, oggi introvabili, è stato ricostruito assemblando nuovi elementi con quelli originali, circa 80%, recuperati dai depositi della chiesa.
“Il ripristino fa ritornare alla comunità un suo patrimonio – ha dichiarato don Agnello Forte – gli oggetti liturgici hanno un’importanza sacramentale; in questo caso è anche il racconto e la testimonianza dei nostri padri. Fare un altare di questo pregio in tempi in cui regnava la fame, è garanzia della devozione della gente. Il ripristino è un segno della memoria“.
– Roccanna Giordano –