Finanziato con fondi europei dal Ministero dell’Ambiente, nell’ambito del PON Sicurezza 2007-2013, il progetto MIAPI (Monitoraggio e Individuazione di Aree Potenzialmente Inquinate) ha come obiettivo la programmazione, la realizzazione di interventi di bonifica e il ripristino ambientale di siti inquinati, uno strumento fondamentale per contrastare fenomeni di illegalità ambientale ed ecomafie.
L’attività di indagine è stata eseguita sul territorio delle Regioni Convergenza: Calabria, Campania, Puglia e Sicilia e ha visto coinvolte le ARPA (Agenzie regionali per la protezione ambientale), le Amministrazioni locali ed il Comando dei Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente.
La fase operativa dell’operazione è stata affidata alla società Helica srl di Udine che ha effettuato indagini su siti potenzialmente inquinati e verifiche su aree già identificate come potenzialmente inquinate attraverso rilievi aerei con telerilevamento di parametri geofisici.
Sul Geoportale Nazionale, che rappresenta il punto nazionale di accesso ai dati ambientali e territoriali, gestito e curato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, risulta che “sono stati rilevati circa 12.000 chilometri quadrati di territorio, ripartiti tra le quattro regioni, con quattro sensori diversi: spettrometro gamma, magnetometro, termocamera a infrarosso e camera fotogrammetrica”.
“Ad oggi sul sito dell’ARPAC risultano pubblicati solamente i dati relativi ai comuni della Terra dei Fuochi per le province di Napoli e Caserta – afferma Giuseppe di Giuseppe del Meetup Amici di Beppe Grillo Attivisti Sala Consilina – Poiché il territorio del Vallo di Diano rientra in questo progetto di monitoraggio e i risultati non sono stati ancora resi noti, il 17 settembre ho inviato una richiesta di accesso civico, indirizzata al Responsabile della Trasparenza, al Commissario Straordinario e alla Direzione Tecnica dell’ARPAC, con la quale ne chiedo la pubblicazione sul sito www.arpacampania.it nella sezione ‘Amministrazione Trasparente’ ed una copia in formato digitale degli stessi, limitatamente ai comuni di Atena Lucana, Buonabitacolo, Casalbuono, Monte San Giacomo, Montesano sulla Marcellana, Padula, Pertosa, Polla, Sala Consilina, San Pietro al Tanagro, San Rufo, Sant’Arsenio, Sanza, Sassano e Teggiano”.
“Nella risposta dell’ARPAC del 17 ottobre – continua Di Giuseppe – si legge che la stessa Agenzia ha inoltrato la mia richiesta al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare al fine di poter dare riscontro alla stessa, nel rispetto e nella garanzia della tutela alla riservatezza e della trasparenza dell’azione amministrativa. Ulteriori sviluppi saranno resi noti tramite gli organi di informazione”.
– Paola Federico –