C’è anche la solidarietà di Tommaso Pellegrino, sindaco di Sassano e Presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, per le gravissime minacce social e gli insulti di cui nelle ultime settimane è stato vittima Catello Maresca, noto magistrato antimafia, sostituto procuratore presso la Procura Generale di Napoli.
Nel 2014 fu proprio l’Amministrazione guidata da Pellegrino a conferire a Catello Maresca la cittadinanza onoraria del Comune di Sassano, riconoscendone i forti valori improntati all’amore per la legalità e, di conseguenza, per il nostro Paese.
Maresca è il nome che si associa ad arresti importanti che, negli anni scorsi, hanno messo in ginocchio la camorra. Nel 2011 ha diretto le operazioni che hanno portato all’arresto del boss dei Casalesi, Michele Zagaria, dopo una latitanza durata 16 anni. Ha rappresentato l’accusa nel processo che ha condotto in cella Giuseppe Setola e ha preso parte all‘operazione “Gomorrah” sul traffico internazionale di merce contraffatta.
Una vita dedicata alla lotta per difendere la legalità che, naturalmente, non poteva fargli vedere di buon occhio la nota del Dap dello scorso 21 marzo che ha reso di fatto possibile la scarcerazione di persone detenute con il massimo livello di sicurezza, se affette da patologie o in età tali da essere potenzialmente a rischio di contagio da Covid-19.
La contrarietà del magistrato napoletano a questa decisione, così come quella del procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri, lo ha portato ad essere il bersaglio di becere offese a mezzo social. “Speriamo che il virus uccida anche te” è solo uno dei numerosi insulti scaturiti dopo la presa di posizione di Maresca, preoccupato che la criminalità organizzata mirasse ad ottenere dei vantaggi dall’emergenza sanitaria in atto.
“Catello Maresca rappresenta una delle realtà e degli esempi più belli del nostro Paese – afferma Tommaso Pellegrino -. Un Magistrato coraggioso e determinato, che sta dedicando la propria vita al contrasto alla criminalità organizzata a difesa dell’Italia e della stragrande maggioranza delle persone perbene. Attaccare Catello Maresca oltre ad essere vergognoso, è anche particolarmente irrispettoso nei confronti di quelle persone ricattate, umiliate e uccise da camorristi spregiudicati. Bisognerebbe avere molto rispetto di uomini e magistrati come lui, per dare il giusto esempio ai nostri giovani. Oggi sono ancora più orgoglioso di avere come cittadino onorario di Sassano Catello Maresca“.
– Chiara Di Miele –