Aggredirono e minacciarono il sindaco di Agropoli, Adamo Coppola, per costringerlo ad assegnare posti di lavoro a tempo indeterminato. Quattro componenti del clan rom Marotta-Cesarulo sono stati condannati complessivamente a quattro anni e dieci mesi di reclusione dopo una loro richiesta per il rito abbreviato.
Ieri, come si legge sul quotidiano “Il Mattino“, il gup presso il Tribunale di Salerno, Pellegrino, ha condannato Antonio Dolce ad un anno e 6 mesi, il 36enne Vito Marotta a sei mesi, il 27enne Vito Marotta e il 29enne omonimo Vito Marotta, rispettivamente, ad un anno con pena sospesa e a 10 mesi, ed Enzo Cesarulo ad un anno e 6 mesi. Ai quattro sono state riconosciute le minacce a pubblico ufficiale, ma è caduta l’aggravante del metodo mafioso.
Sono inoltre stati condannati al risarcimento danni nei confronti dell’Amministrazione e di oltre 2000 euro per il sindaco.
Tutto risale al mese di luglio dello scorso anno quando gli indagati entrarono nell’ufficio del sindaco Coppola al Municipio forzando la porta dell’anticamera e pretendendo di parlargli. Lo minacciarono perchè trovasse dei posti di lavoro ad alcuni componenti del gruppo. Quando Coppola si rifiutò di parlargli, i quattro scardinarono la porta e gli comunicarono di voler rinunciare ai contributi già ottenuti in cambio di almeno 8-9 posti di lavoro fissi. In caso contrario il gruppo, secondo quanto denunciato dal sindaco, si sarebbe regolato di conseguenza.
Coppola denunciò quanto accaduto ai Carabinieri e nel mese di ottobre si registrò ancora un’altra intimidazione quando Cesarulo pretese di ottenere un contributo che non gli spettava, andò in escandescenze e minacciò il sindaco.
– Chiara Di Miele –
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