Una sentenza del Consiglio di Stato ha messo definitamente la parola fine alla battaglia giudiziaria tra la Cooperativa sociale Futura difesa dall’avvocato Emilio Trombetta e il Piano di Zona S3 e il Comune di Palomonte, difesi dall’avvocato Marcello Fortunato.
A scatenare la lite è stata la negazione di un’autorizzazione da parte del Piano di Zona nei confronti della Cooperativa per l’accoglienza di minori stranieri non accompagnati. Tutto ha avuto inizio quando il coordinatore del Piano di Zona Armando Giglio autorizzò la Cooperativa Futura ad ospitare minori presso la struttura residenziale Domus Gaudiana, escludendo però ogni possibilità di dare alloggio ai minori stranieri non accompagnati.
La Cooperativa chiese di ospitare 8 minori ma il provvedimento del Piano di Zona lo escluse poiché per questa accoglienza lo stesso Piano di Zona ha aderito al sistema Sprar, invocando l’applicazione della clausola di salvaguardia che prevede un programma di accoglienza per minori stranieri non accompagnati e migranti nel rapporto di 3 migranti ogni 1000 abitanti. Lo Sprar rende esente l’attivazione di altre forme di accoglienza degli stranieri nei comuni che aderiscono all’ambito sociale S3.
Provvedimento che la Cooperativa aveva impugnato davanti al Tar di Salerno, chiedendone l’annullamento che è stato respinto dai giudici e a cui ha fatto seguito il ricorso al Consiglio di Stato. Ricorso che però ancora una volta, ha dato ragione al Piano di Zona così come stabilito anche dal Tar che ha annullato il ricorso della Cooperativa.
– Mariateresa Conte –
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