La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha affermato di essersi recata in mattinata dal Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo Giovanni Melillo per consegnare un esposto sui flussi di ingresso in Italia di lavoratori stranieri avvenuti negli ultimi anni avvalendosi del “Decreti Flussi”. E’ quanto dichiarato nel corso dell’informativa tenuta durante il Consiglio dei Ministri odierno.
“I flussi regolari di immigrati per ragioni di lavoro vengono utilizzati come canale ulteriore di immigrazione irregolare – ha spiegato Giorgia Meloni -. La criminalità organizzata si è infiltrata nella gestione delle domande e i decreti flussi sono stati utilizzati come meccanismo per consentire l’accesso in Italia, per una via formalmente legale e priva di rischi, a persone che non ne avrebbero avuto diritto, verosimilmente dietro pagamento di somme di denaro (secondo alcune fonti, fino a 15.000 euro per pratica)“.
Dal monitoraggio sui flussi, secondo quanto dichiarato dalla Presidente del Consiglio, emergono dati allarmanti da alcune regioni: “Su tutte la Campania, dove abbiamo registrato un numero di domande di nulla osta al lavoro per extracomunitari, durante il click day, totalmente sproporzionato rispetto al numero dei potenziali datori di lavoro, siano essi singoli o imprese”.
“Sui permessi per lavoro stagionale, cioè per lavoro in campo agricolo o turistico-alberghiero, nel 2023, su un totale di 282.000 domande 157.000 arrivano dalla Campania, mentre 20.000 arrivano dalla Puglia. Solo che, per esempio, nel settore agricolo la Puglia ha circa il 12% delle imprese agricole italiane e la Campania solo il 6% – ha aggiunto – . Dato ancora più preoccupante è che a fronte del numero esorbitante di domande di nulla osta, solo una percentuale minima degli stranieri che hanno ottenuto il visto per ragioni di lavoro in base al Decreto Flussi ha poi effettivamente sottoscritto un contratto di lavoro“.
“In Campania meno del 3% di chi entra con un nulla osta sottoscrive poi un contratto di lavoro. Uno scarto significativo tra il numero di ingressi in Italia per motivi di lavoro e i contratti di lavoro che vengono poi effettivamente stipulati è però una caratteristica che accomuna, anche se con numeri meno spaventosi, molte regioni” ha concluso Giorgia Meloni.