Questa mattina associazioni locali e cittadini si sono ritrovati in Piazza Amendola a Salerno per manifestare contro la decisione del Ministro dell’Interno di chiudere i porti italiani alla nave Aquarius che ha soccorso 629 migranti.
“Il presidio rappresenta, insieme a quelli di tutta Italia, un modo per esprimere il disaccordo verso la scelta politica: chiediamo l’apertura dei porti italiani come atto di civiltà e di umanità – dichiarano i rappresentanti delle associazioni- La situazione è grave, si tratta di un duro attacco contro i diritti dei più deboli”.
Una delegazione delle associazioni ha sottoscritto una richiesta in cui si legge:“Non possiamo assistere in silenzio a questa lesione dei diritti umani. Siamo preoccupati per la vita di queste persone ma anche per la società che stiamo costruendo. Per queste ragioni chiediamo al Ministro delle Infrastrutture e al Ministro dell’Interno di ripristinare e confermare dignità e l’onore della Repubblica Italiana riaprendo i Porti”.
La richiesta è stata consegnata al Vicario del Prefetto Giuseppe Forlenza, che ha predisposto l’invio al Ministero dell’Interno.
“Ci spaventa l’idea di una prova di forza tra Paesi d’approdo che si eserciti a scapito di essere umani. Non vorremo che fosse stata inaugurata una nuova modalità di gestione dell’accoglienza – dichiara Gianluca Mastrovito, presidente provinciale ACLI- Non è il consenso interno che deve guidare la linea sull’immigrazione ma il consenso internazionale in linea con gli accordi concordati a livello europeo. Qualunque accordo non vale una vita umana.”
Domani verrà presentata una richiesta al Sindaco di Salerno di adesione all’apertura dei porti.
– Rosanna Raimondo –