Questa mattina il Commissario Straordinario dell’ASL Salerno, Mario Iervolino, il Sub Commissario Sanitario, Vincenzo D’Amato e il Direttore del Dipartimento di Salute Mentale, Giulio Corrivetti, hanno incontrato i rappresentanti dell’associazione dei genitori dei bambini affetti da autismo che sono “Angsa Campania”, “Il tempo per L’oro”, “Aba” e “Chi si ferma è perduto”.
Al termine della riunione è stato sottoscritto un verbale in cui è stato fissato il percorso operativo finalizzato al miglioramento dell’assistenza ai pazienti affetti da autismo.
Il percorso prevede l’istituzione delle Unità Operative di NPIA, Neuro Psichiatria Infantile-Adolescenza, previste dall’atto aziendale dell’ASL Salerno, la formazione del personale, già avviata il 5 e 6 aprile scorso con il convegno “Autismo e autismi, il necessario e il possibile”, e che proseguirà con il contributo del professor Moderato (IESCUM, Istituto Europeo per lo Studio del Comportamento Umano – ONLUS) e della dottoressa Scattoni dell’Istituto Superiore di Sanità.
E’ prevista la certificazione della frequenza e delle competenze acquisite e un progetto pilota che offre l’inclusione fino a 15 utenti, la possibilità di allargare l’inclusione nel progetto estendendo il numero da 15 a 30 minori con autismo che presentino i requisiti richiesti e il superamento del progetto pilota con l’erogazione della spesa in modalità indiretta fino a completamento del corso di formazione e della stesura short list.
Sono previsti inoltre atti finalizzati con la presa in carico diretta dell’ASL attraverso un progetto globale che interviene nei diversi ambienti di vita, casa, scuola sociale con figure specialistiche individuate sempre dall’ASL Salerno, che garantiscono la continuità dei percorsi assistenziali. Ci sarà l’istituzione della short list unica dei tecnici del comportamento a disposizione delle Unità operativa dipartimentali e disponibili, poi, anche per le iniziative degli enti locali e delle scuole per l’attuazione del progetto globale con attuazione della rete educativa.
Il percorso prevede diagnosi precoci in coordinamento con famiglie e Pediatri di base, il coordinamento con la scuola per un progetto globale, l’erogazione dei trattamenti attraverso il personale dipendente, la valutazione del percorso e dell’esito periodiche in carico alle Unità Opertive di Neuro Psichiatria.
– Annamaria Lotierzo –