Sindaci del Cilento a Roma per protestare contro i ritardi del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero della Transizione Ecologica sui fondi che mettono a rischio il programma di metanizzazione.
Diversi primi cittadini, il presidente della Comunità del Parco, Salvatore Iannuzzi, il presidente della Comunità Montana Bussento, Lambro e Mingardo, Vincenzo Speranza e il consigliere regionale Luca Cascone, presidente della Commissione Trasporti della Regione Campania, hanno chiesto spiegazioni in merito al blocco dei fondi per la conclusione dei lavori nel Cilento che permetterebbero ad oltre settanta comuni di avere il metano. I sindaci sono stati ricevuti dal consigliere Sensini in rappresentanza del Capo di Gabinetto.
“Dalla riunione è emerso un gioco di scarica-barile – spiega il sindaco di Celle di Bulgheria Gino Marotta – La burocrazia rimane l’impedimento principale e il progetto è in una situazione di vicolo cieco. Nella prossima norma sulla finanziaria sarà inserita una norma di trasferimento di competenze su questa programmazione alla Regione. Lo stesso consigliere ha riconosciuto l’estrema lentezza delle burocrazia. Allo stesso tempo abbiamo rappresentato anche le difficoltà oggettive, la certezza del finanziamento e la proroga dei termini. Su questo c’è l’impegno da parte del Mise. Presto ci sarà un tavolo tecnico per valutare i prossimi percorsi che si dovranno fare a livello governativo”
“Chiediamo un interlocutore che ci ascolti – ha affermato Cascone – qualcuno che si interessi definitivamente del progetto, ci consenta di recuperare le risorse al Mef e si renda conto che una scadenza al 2022, dopo due anni di pandemia, non è più sostenibile. La Regione Campania non darà il 100 ma il 110 per cento, purché si risolva il problema nel più breve tempo possibile per portare il gas a tutte le famiglie”.