Ancora una volta nel Carcere di Fuorni a Salerno vengono scoperti telefoni cellulari portati dall’esterno e nascosti dai detenuti in cella. Ieri mattina, infatti, nella struttura penitenziaria è stato effettuato un controllo a tappeto coordinato dalla Direttrice Rita Romano, dal Dirigente dell’Ufficio sicurezza e traduzioni Pasquale Colucci e dal Comandante del Nucleo di traduzione e piantonamento di Secondigliano.
Più di 50 agenti sono stati coinvolti nel blitz e hanno ritrovato nelle celle 12 smartphone, 11 micro-telefonini, caricabatterie, cavetti e altri oggetti, vietati in carcere, trasformati in armi bianche.
Secondo le indagini, i telefonini sarebbero serviti per comunicare con l’esterno ma anche con altri detenuti rinchiusi in strutture diverse.
Tra gli oggetti ritrovati sono presenti anche lame e coltellini che farebbero presupporre un tentativo di riorganizzare all’interno del carcere il potere criminale dopo le rivolte scoppiate durante l’emergenza sanitaria del Coronavirus.
In seguito al maxi controllo di ieri sono stati segnalati 7 detenuti ed è stata avviata un’inchiesta interna.
– Chiara Di Miele –