L’esame di maturità torna alla normalità. A deciderlo è stato il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che ha firmato l’ordinanza in cui definisce organizzazione e modalità di svolgimento dell’esame di Stato 2022/2023 per le scuole superiori. Come aveva già anticipato il ministro lo scorso dicembre, con la fine dell’emergenza pandemica legata al Covid, lo svolgimento delle due prove scritte e il colloquio orale sarà in presenza. E’ previsto anche lo svolgimento dei PCTO, i Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento, che possono essere oggetto del colloquio, ma non requisito di ammissione, come è invece per le prove Invalsi.
La prima prova scritta dell’esame di maturità si svolgerà il 21 giugno alle 8.30.
“L’esame di Stato – ha dichiarato il ministro dell’Istruzione – è un momento importante nella vita di ogni studente. Si tratta di un passaggio simbolico fondamentale nel percorso di crescita di ciascuno, oltre a costituire il momento finale dell’intera esperienza scolastica, chiudendo un ciclo iniziato con la scuola primaria”.
Un passaggio fondamentale, secondo Valditara, perché non ha il solo obiettivo di verificare le conoscenze acquisite, ma anche di “valorizzare il percorso formativo e la crescita personale”.
Il ministro si è rivolto direttamente agli studenti e alle studentesse con un tentativo di rassicurazione: “Ho ben presente le tante difficoltà degli ultimi anni a causa dell’epidemia. – afferma – In virtù di questo, nella scelta delle prove scritte e nello svolgimento del colloquio d’esame si terrà conto dell’eccezionalità del percorso scolastico affrontato nel triennio, valorizzando l’effettivo processo di apprendimento“.