“Adulto e vaccinato! Contro il Covid. Contro l’imperialismo USA. Con un vaccino povero, fatto per i poveri del mondo… ma con il grande cuore di Cuba“. Così il cardiologo Massimiliano Voza, ex sindaco di Santomenna, si è vaccinato contro il Covid a Cuba dopo essere stato selezionato per partecipare alla sperimentazione clinica del vaccino “Soberana Plus”, effettuato dal Governo cubano attraverso il sistema sanitario pubblico, gratuito, inclusivo e universale.
“Mi si è presentata una nuova occasione per mettermi a disposizione, anima e corpo, per una causa giusta, e non ho avuto esitazioni – racconta -. Sono stato invitato a Cuba a farmi inoculare come terza dose (cosiddetta ‘booster’) il vaccino ‘Soberana Plus’ in luogo del vaccino americano (che gli USA distribuiscono vigliaccamente secondo logiche meramente geopolitiche, in primis a Israele) al fine di aiutare Cuba (e quindi il mondo intero) a testare l’efficacia del suo vaccino pubblico per molteplici obiettivi. Aiutare il popolo, la nazione tutta, di Cuba a essere ‘più sovrana’ -Soberana, appunto!-, anche in ambito sanitario, nel tentativo di assestare un colpo fermo sia al ‘Bloqueo USA’ che mortifica il popolo di Cuba (e mina il suo diritto all’autodeterminazione e alla sopravvivenza), sia ai governi occidentali che sono collusi per garantire, da una parte, all’Occidente il controllo geopolitico, dall’altra, a Big Pharma lauti proventi grazie al monopolio della produzione capitalista (altro che liberismo!) sulla indispensabile vaccinazione, a scapito della necessità di vaccinazione del mondo intero”.
Qualora Cuba riuscisse a dimostrare l’efficacia del suo vaccino su un italiano, continua Voza, “sarebbe difficile continuare a giustificare la pantomima del monopolio dei privati sui vaccini, la impossibilità di produrre vaccini pubblici a costi accessibili e vaccinare, quindi, subito il mondo intero, oltre che a giustificare l’embargo immorale e ingiusto a Cuba. C’è da fare la storia: il mondo se ne avvantaggerebbe! Lo dico da convinto medico vaccinatore. Anche della dose booster. Che continuerò a somministrare in Italia“.
Il medico della Valle del Sele sottolinea però anche la necessità di lottare per l’unica cosa che ha dimostrato di salvare le vite umane, a Cuba come in ogni altra parte del mondo: “Vaccini (di qualsiasi tipo, purché di provata efficacia e sicurezza) per tutti, gratis e ora, altro che novax o monopoli sui vaccini!”.
A Cuba purtroppo scarseggiano le medicine, ma le vaccinazioni di massa sono da sempre uno dei presidi più importanti del Dipartimento sanitario di prevenzione pubblica. Il vaccino anti-Covid “Soberana” è adatto alla popolazione più piccola. Cuba è infatti il primo Paese al mondo a vaccinare i bambini dai due anni in su e quasi 2 milioni di minorenni sono stati vaccinati su un totale di oltre 11 milioni di abitanti. “A Cuba il popolo è felicissimo di vaccinarsi – continua Voza -. Il vaccino non è obbligatorio. Peraltro, essendo frutto, il vaccino cubano, di una tecnologia ‘vecchia’ e quindi consolidata e con pochi effetti collaterali, desta meno diffidenza nella popolazione. Il livello di istruzione e responsabilità del popolo cubano è il più alto al mondo. Le/i cubanə vengono ben informati dagli organi di informazione e da ogni membro del sistema sanitario e sanno benissimo che di Covid si può morire. E siccome sanno pure che a causa del Bloqueo hanno già tanti problemi a reperire le medicine, sono felicissimi di vaccinarsi, sia per salvarsi individualmente dal Covid, sia come strumento salvifico e responsabile di collettività“.
Intanto non si sono registrati effetti collaterali dopo la somministrazione della dose “booster” a Voza e agli altri partecipanti alla sperimentazione. “Del resto – prosegue – non essendo un vaccino a mRNA (Pfizer o Moderna) né a vettore virale (AstraZeneca o Sinovax), ma proteico, con una tecnologia già conosciuta e consolidata, le reazioni avverse sono rare, lievi e localizzate al sito di iniezione, ma mai gravi (nessuno shock anafilattico)“.