Risarcimento al Comune per circa 550mila euro.
È questa la condanna della Corte dei Conti della Basilicata nei confronti di un ingegnere, ex responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Marsico Nuovo, Antonio Colella. Si sono espressi così i giudici di Viale del Basento su una vicenda che riguarda la costruzione di un auditorium e di una ludoteca. Il Procuratore della Corte dei Conti, all’udienza dello scorso novembre, aveva chiesto la condanna anche per l’ex Sindaco Domenico Vita e per gli assessori che nel 2010 componevano la Giunta comunale ossia Daniele Vignola, Maria Cariglia e Pasquale Casaletto. Tutti però sono stati assolti da ogni contestazione.
Secondo la sentenza, le opere sono abusive perché prive di autorizzazione paesaggistica. La condanna equivale alla somma sostenuta dall’Ente per la costruzione delle opere a completamento di un sistema particolare di ascensori realizzati in alcune torri di vetro, da tempo oggetto di polemiche. Il Collegio della Corte dei Conti è stato composto dal Presidente Vincenzo Maria Pergola e dai giudici Giuseppe Tagliamonte e Federico Pepe. Riguardo le assoluzioni, secondo la Corte dei Conti, Sindaco e Giunta, nei limiti dei loro ruoli, non potevano accorgersi dell’assenza dell’autorizzazione paesaggistica.
Per quanto riguarda il tecnico condannato, Colella, per la Corte avrebbe riportato “affermazioni false in ordine alla compiutezza dell’istruttoria sul regime vincolistico, oltre a una istanza fuorviante e tardiva sull’autorizzazione paesaggistica nella tranche inferiore”. Per la Corte dei Conti ha “attestato falsamente la presenza delle dovute autorizzazioni”.
Sempre secondo la sentenza, la parte abusiva andrebbe abbattuta mentre per quanto riguarda le costruzioni con le dovute autorizzazioni e quindi nel rispetto della legge andrebbero adeguate e riviste. Le opere vennero inaugurate nel 2015 e furono realizzate con i proventi delle royalties del petrolio estratto in Val d’Agri.