Si è svolta quest’anno a Parma la 38^ Assemblea annuale dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci), dal titolo “Rinasce l’Italia. I comuni al centro della nuova stagione”.
Durante l’ultimo dei tre giorni dell’evento, è intervenuto il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, che ha ringraziato i sindaci per il lavoro che svolgono quotidianamente ed in particolare ha rivolto un pensiero ad Angelo Vassallo, sindaco di Pollica che venne ucciso da 9 colpi di pistola il 5 settembre di 11 anni fa e ad oggi il fautore dell’omicidio resta ancora ignoto.
“Voi sindaci – ha commentato Draghi – siete stati fondamentali negli anni di piombo e del terrorismo. Avete opposto all’estremismo e alla violenza il dialogo e la difesa della democrazia. Ancora oggi, continuate a essere un presidio di legalità perché sapete che, senza il rispetto della legge, vengono meno le basi del vivere civile.
Penso ad Angelo Vassallo, primo cittadino di Pollica, ucciso brutalmente nel 2010. Il suo ricordo è un tributo a tutti i sindaci impegnati quotidianamente nella lotta contro la criminalità“.
“I sindaci rappresentano le sentinelle della democrazia sul territorio – aggiunge in una nota stampa Piero De Luca, Vicepresidente del Gruppo del PD alla Camera dei Deputati -. Sempre in prima linea al servizio delle loro comunità. Ringraziamo il Presidente del Consiglio Draghi per aver citato Angelo Vassallo; con la sua tenacia, la sua dedizione ha combattuto contro l’illegalità e a tutela del suo territorio. Il messaggio lanciato oggi da Draghi è dunque un riconoscimento importante del ruolo dei sindaci, fondamentali peraltro durante il periodo peggiore della pandemia e decisivi nei prossimi mesi per la piena attuazione degli investimenti del PNRR”.
Non sono tardati ad arrivare inoltre i ringraziamenti al premier da parte della “Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore”.
“La memoria di Angelo Vassallo va onorata mettendo al centro della nostra opera l’interesse della collettività e l’amore per la nostra terra, impegnandoci ogni giorno per migliorare la qualità della vita di tutti e avendo il coraggio di scelte compiute con onestà e trasparenza – dice Dario Vassallo, Presidente della Fondazione e fratello di Angelo Vassallo -. Le parole del Presidente del Consiglio arrivano dritte al cuore, in un momento particolare dove lo Stato mostra la sua forza di legalità e di giustizia nel Cilento, nella Provincia di Salerno, nel Paese. Queste parole sono per noi, che giriamo il Paese da 11 anni, linfa vitale, scuotono le coscienze dei cittadini e della Fondazione, impegnata nel far luce sulla notte del 5 settembre 2010, alla scoperta della verità, verso la necessità di giustizia nei confronti di una morte che ha lacerato gli animi, di un uomo assassinato per le sue idee, spinto da quell’amore profondo, bello e genuino per il suo territorio, per la sua terra, per preservarla e tutelarla. Per far sì che un delitto efferato non rimanga impunito”.