Nell’ambito del 65° Festival dei Due Mondi di Spoleto si è tenuta la premiazione internazionale dello Spoleto Art Festival, incentrato sulle arti visive. Tra i premiati era presente anche Mariangela Mandia di Sicignano degli Alburni.
Mariangela è un’imprenditrice e una creativa ed ha elaborato un modello di management chiamato “sistema bellezza” che si occupa di ospitalità, bellezza e benessere sociale. Nella sua Tenuta Mandia, dove vive, ha creato un luogo dell’ospitalità. Si occupa inoltre dello sviluppo della cooperazione Italia-Brasile, è ambasciatrice LILT sezione Salerno e consigliera dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti ed è docente di Turismo e dello Shopping all’Università Roma Tre.
“Ho sempre pensato – ha spiegato Mariangela – che l’arte e la creatività dovessero servire non soltanto per uno scopo meramente visivo, estetico ma soprattutto per una connessione con la nostra psiche e quindi contribuire alla memoria e a tutelare i nostri borghi e il mondo dell’artigianalità”.
È la seconda volta che Mariangela viene premiata a Spoleto. La prima volta lo scorso settembre con una poesia dedicata a “Santo Cono”, questo infatti è il titolo del suo scritto che omaggia Teggiano, il paese di cui è originaria per metà. Il secondo premio l’ha ricevuto nell’ambito delle arti visive con una delle tre fotografie che ha scattato e portato alla manifestazione ed in particolare una è stata scelta per la premiazione. Il titolo dello scatto è “Valigia, mercati e memoria di vita”, immortalato in un mercato “dove lo spirito e l’anima – racconta Mariangela – attraverso la spiritualità, su una scala, con una serie di oggetti selezionati mettevano in relazione la propria identità. Per cui ho rappresentato i luoghi che riprendono vita”.
Per Mariangela il premio ricevuto non rappresenta un punto di arrivo, ma uno da cui partire: “Come donna del Mezzogiorno sono molto orgogliosa, non sono considerata solo un’artista ma una donna che è attiva nel concreto, che fa impresa e formazione. Quindi la mia esperienza rende concreti i momenti di incontro con realtà e possibilità che possono essere visti attraverso questo premio non come qualcosa di personale ma da condividere con tutti. L’arte è un vero atto d’amore, questi premi non sono solo spille da mettere su una giacca ma sono frutti di risultati e testimonianze autorevoli che producono valori, benessere e economia”.