“L’Arcidiocesi di Potenza – Muro Lucano – Marsico Nuovo esprime profondo rammarico e sconcerto per quanto accaduto ieri in occasione della Celebrazione Eucaristica presieduta dall’Arcivescovo Mons. Ligorio nella chiesa della Santissima Trinità di Potenza”.
Con queste parole la Curia potentina interviene in merito alla manifestazione “Cento passi per Elisa” organizzata da Libera Potenza in occasione della prima Messa domenicale nel luogo in cui il corpo della giovane è stato occultato per 17 anni.
“La libertà di manifestazione del pensiero e quella di riunione non possono mai trasmodare in offese, ingiurie, atti di sopraffazione della volontà e delle libertà altrui. La funzione religiosa è stata, tra l’altro, ininterrottamente disturbata da urla, canti, musiche ad alto volume, a dispetto delle dichiarazioni della vigilia, da parte degli organizzatori, che il presidio si sarebbe svolto ‘nel più religioso silenzio’. La Chiesa stigmatizza quegli atteggiamenti che si sono concretizzati anche in sputi all’indirizzo di chi ha preso parte alla funzione religiosa e non può tollerare altri comportamenti espressivi di odio, di violenza verbale e fisica e di derisione come quelli diretti all’indirizzo di quanti hanno partecipato alla Santa Messa e anche del Vescovo e dei sacerdoti” fanno sapere dalla Diocesi.
Ieri era presente anche Gildo Claps e all’ingresso del presule la folla ha cominciato ad urlare a gran voce “Vergogna” ed a ripetere il nome di Elisa. L’Arcidiocesi ritiene che il tutto sia accaduto senza un adeguato dispositivo di sicurezza a garanzia dei diritti costituzionali ed esprime a tutti i fedeli che hanno partecipato alla prima Messa domenicale un sentito ringraziamento: “La Santa Messa è, per chi crede, il memoriale di Cristo che con la croce si è accollato la passione delle vittime della storia, compresa quella di Elisa, la cui tragedia fa ormai parte della storia della Santissima Trinità custodendone la memoria, come auspicato da Papa Francesco“.
L’Arcidiocesi ribadisce, come ha ricordato anche l’Arcivescovo nell’omelia, di aver riaperto la Santissima Trinità su mandato di Papa Francesco e di aver portato avanti tutte le iniziative possibili per farlo in dialogo con la famiglia Claps. Contrariamente a quanto più volte divulgato, l’Arcivescovo ha promosso vari incontri con la famiglia Claps e “nell’ultimo incontro tenutosi il 1° agosto in casa loro, presenti il Vicario episcopale don Antonio Savone e don Marcello Cozzi, la famiglia ha tuttavia ritenuto di interrompere in maniera brusca ogni dialogo”.
L’Arcidiocesi si interroga con amarezza “a chi possa mai giovare questa continua contrapposizione da taluni alimentata ad arte e a fini speculativi che lacera la comunità civile e religiosa e conferma la propria volontà, mai venuta meno, di riprendere il dialogo con la famiglia Claps”.
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