La manifestazione nazionale di Cgil, Cisl e Uil in programma a Potenza per domani, lunedì 1° maggio, giornata in cui si celebra la Festa dei Lavoratori, deve assumere anche il significato di “una ritrovata centralità della questione Sud nel dibattito pubblico, come questione nazionale ed europea, dopo decenni di confinamento a problema locale, al più regionale“. E’ il messaggio dell’Arcivescovo di Potenza e presidente della Conferenza episcopale della Basilicata, Monsignor Salvatore Ligorio.
“Il Sud ha bisogno – afferma Mons. Ligorio – di impegni che vadano ben oltre il tradizionale, generico e vago appello per nuovi posti di lavoro. Servono progetti concreti, aziende innovative e il sindacato può svolgere su questo un ruolo determinante e soprattutto una politica nazionale che assecondi la vocazione naturale verso il Mediterraneo, il mare che è necessario esca finalmente dalla retorica e diventi anche per l’Italia una opportunità di sviluppo per i nuovi ed enormi traffici internazionali che si vanno sempre più intensificando. Ma la Chiesa è largamente consapevole che è divenuta indispensabile anche una svolta nella politica locale, che si traduca in giustizia sociale, certezza del diritto amministrativo e lo sradicamento della malapianta del clientelismo diffuso, che gli studiosi chiamano eufemisticamente intermediazione anomala, ma che di fatto emargina i più poveri di relazioni giuste, che spesso sono anche i più capaci“.
L’Arcidiocesi di Potenza fa sue le parole del Papa: “La Chiesa deve predicare la speranza, ma parlare di speranza significa guardare avanti e costruirla, perché il mondo così come è non ci piace. Pertanto continuerà a parlare e a pungolare le amministrazioni pubbliche, perché la profezia, nel nome del Vangelo, è la trasmissione della parola di Dio in contrapposizione ad ogni logica di potere“.