L’Amministrazione comunale di Lagonegro, dopo le valutazioni dell’Unione giuristi cattolici italiani espresse dal presidente Angelo Paladino in merito alla violazione delle misure anti-Covid nel Tribunale, esprime dissenso.
“Dopo diversi anni dall’accorpamento del Tribunale di Sala Consilina con quello di Lagonegro – affermano – non si comprendono i continui tentativi, da parte di certa avvocatura, di riprendere il tema della riapertura degli Uffici di Sala Consilina, peraltro già da anni adibiti dalla locale amministrazione ad una serie di altri uffici pubblici. Ci preme sottolineare, ancora una volta, l’assoluta idoneità degli spazi del Tribunale di Lagonegro, oggetto negli anni di continui lavori di riammodernamento in senso igienico-sanitario e di comodità degli utenti. I lavori continueranno nei prossimi mesi, con il trasferimento, in primis, dell’Ufficio del Giudice di Pace presso l’immobile ex sede dell’Agenzia delle Entrate, di proprietà comunale, sul quale procederemo all’acquisizione della certificazione di vulnerabilità sismica grazie al contributo finanziario garantito dal Governatore Bardi“.
Sulle misure anti-Covid l’Amministrazione lagonegrese sostiene che “grazie al costante e qualificato impegno degli Uffici di Tribunale e Procura, gli spazi a garanzia dell’utenza risultano in regola con le stringenti normative vigenti“.
“Si continuano a tenere udienze affollate nonostante l’aumento dei contagi – aveva denunciato l’avvocato Paladino -. La situazione è insostenibile e non sono state adottate misure anti Covid a parte la misurazione della temperatura. Le udienze penali si svolgono nelle stesse condizioni pre Covid-19. Buona parte delle aule di udienza per dimensioni e conformazione non rispondono ai requisiti di sicurezza e non potrebbero essere utilizzate.Le cancellerie e gli uffici non hanno schermi protettivi e non vi è alcuna sanificazione degli ambienti nè durante nè dopo l’udienza. I bagni sono privi di gel e salviette per le mani”.
“L’Amministrazione comunale auspica di non leggere, in futuro, giudizi poco lusinghieri sul nostro Palazzo di Giustizia, – concludono dal Comune di Lagonegro – richiamando tutti gli attori del sistema giudiziario locale ad una leale e fattiva collaborazione, in quanto riteniamo che vada anteposto il bene collettivo a mal sopite questioni campanilistiche, ancor più in questa delicata fase di emergenza sanitaria“.
– Chiara Di Miele –
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