L’Italia è stata denunciata alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea per la mancata bonifica e chiusura di 44 discariche.
23 di queste sono situate in Basilicata e per la Commissione costituiscono, insieme alle altre, un grave rischio per l’ambiente e per la salute umana.
Tra le discariche irregolari individuate sul territorio lucano, ci sono anche le due situate a Tito (in località Aia dei Monaci e Valle del Forno), a Sant’Angelo Le Fratte (località Farisi), Marsico Nuovo (località Galaino), Maratea (località Montescuro) e Moliterno (località Tempa La Guarella).
Il resto delle discariche sono situate in Abruzzo (11), Puglia (5), Friuli Venezia Giulia (3) e Campania (a Montecorvino Pugliano e San Bartolomeo in Galdo).
Per lo stesso problema l’Italia era stata già ammonita dalla Commissione Europea sin dal 2009, ma a distanza di otto anni risultano ancora 44 discariche da sanare.
Per questo è iniziato l’iter per la procedura di infrazione nei confronti dell’Italia, per aver omesso di adottare misure per bonificare o chiudere i siti non conformi, come prescritto dalla direttiva numero 31 del 1999 del Consiglio Europeo.
– Claudio Buono –