L’ondata di maltempo dei giorni scorsi che ha provocato ingenti danni in provincia di Salerno con allagamenti, smottamenti, frane ed esondazioni ha portato ad interrogarci sulla situazione del nostro territorio e su quanto l’uomo sia colpevole dei cambiamenti climatici in atto. Cosa sta succedendo? E cosa si può fare?
Ne abbiamo parlato con Luigi Latini, Amministratore Delegato di Meteo Expert che si occupa di ricerca applicata e previsione in ambito meteorologico e climatologico. Latini, inoltre, è produttore e direttore esecutivo della serie animata Meteo Heroes, in onda su Cartoonito, creata per diffondere la cultura e l’educazione ambientale alle generazioni future.
- Cosa sta succedendo al nostro clima? Periodi di prolungata siccità, ondate di calore e violenti nubifragi sono correlati?
Partiamo dal presupposto che c’è una piccolissima percentuale di scienziati che nega che il cambiamento climatico sia causato dall’uomo. La cosa però che nessuno può negare è che questi cambiamenti siano in atto, quindi quello che vorrei far capire è di dimenticare per un attimo se sia colpa dell’uomo o meno e di concentrarsi sul fatto che i cambiamenti ci sono. Il dato scientifico non può essere confutato. Negli ultimi cento anni le temperature sono aumentate, un ghiacciaio su tre è scomparso sulle Alpi, gli eventi estremi si sono moltiplicati, le modalità delle piogge sono cambiate: non sono opinioni ma dati scientifici. Dunque, i gas serra che derivano dall’inquinamento, cioè le sostanze che derivano da fossili, petrolio e via dicendo, vengono immesse nell’atmosfera creando il famoso effetto serra con il surriscaldamento globale che dà maggiore energia ai fenomeni atmosferici.
- Ci può spiegare meglio?
Il calore è il carburante per una perturbazione. Quindi cosa vuol dire: quando arriva una perturbazione come quella dei giorni scorsi, nel momento in cui attraversa il Mediterraneo, più caldo di diversi gradi, si carica di una tale energia che porta a forti precipitazioni com’è successo nelle vostre zone la scorsa settimana. Aggiungiamo poi che l’Italia ha un territorio variegato (Alpi, Appennini e microclimi influenzati da laghi e fiumi) che è stato sfruttato e maltrattato negli ultimi cinquant’anni con fiumi che sono stati tombati, argini che sono stati alzati, parcheggi che sono stai costruiti dove prima c’erano prati. Insomma, tutto questo malcostume italico ha portato un territorio molto fragile a ricevere fenomeni estremi perché il surriscaldamento globale fornisce loro maggiore energia.
- Quindi i disastri naturali possono accadere in qualsiasi momento?
Certo, quando non succedono è per pura fortuna. L’auto che rimane bloccata in un sottopasso potrà essere la mia, la sua, del mio amico, cioè può capitare a tutti perché quando hanno costruito cinquant’anni fa hanno detto “Ma sì, che ce ne importa”. I sottopassi sono dei posti in cui nessuno ha mai pensato di fare un tombino per far defluire l’acqua, nessuno ha pensato alle conseguenze semplicemente perché bisognava costruire, costruire, costruire.
- Dunque la situazione oggi è davvero così grave?
Guardi, le faccio un esempio concreto: è come stare in salotto a guardare un film mentre sta andando a fuoco la cucina ed esce il fumo da sotto la porta. Lo sappiamo, vediamo il fumo e diciamo: “Non è niente, è solo fuoco… finiamo il film intanto”. Ma il fuoco dopo non lo fermi più. La situazione, ora, è questa.
- Le rinnovabili ci possono aiutare concretamente?
Sì ma il problema è che più tardi le metteremo in campo e più il fuoco dalla cucina sarà arrivato nel salone. Pensi che se oggi fermassimo tutto l’inquinamento da carbone, dovranno passare circa cento anni prima che l’inquinamento scompaia. È come una frenata: se lei va a cento all’ora e frena non è che nel momento in cui tocca il freno l’auto si ferma, è la stessa cosa.
- Cosa si può fare ancora?
Bisogna cambiare l’educazione che parte dai bambini, motivo per cui abbiamo realizzato i Meteo Heroes. Le faccio un esempio: provi ad entrare in auto con le sue figlie senza mettere la cintura di sicurezza, né a lei né a loro, e mi dica quanti metri riesce a fare senza che dicano “Mamma, la cintura!” Eppure all’inizio l’obbligo della cintura ha creato tanti malumori, era visto come una cosa che dava fastidio, ci lamentavamo. Ora invece le nuove generazioni la vedono come una cosa normalissima. Abbiamo fatto i Meteo Heroes affinché i bambini di oggi crescano sapendo che bisogna riciclare, non bisogna sprecare, non bisogna inquinare, aria e acqua sono importanti, bisogna rispettare la natura. Già con questi concetti semplici ma di base i bambini di oggi saranno migliori della mia generazione.
- Che ruolo ha la politica?
Un ruolo fondamentale perché gestisce i fondi. Quello che vogliamo far capire ai politici è che nessuno è contro lo sviluppo, il progresso e il guadagno: io mi auguro, per esempio, che le case automobilistiche in futuro producano il doppio delle auto fatturando il doppio ma non devono inquinare. Ai politici dico di spendere i soldi per riconvertire l’industria così vinciamo tutti. Investite nella famosa transizione ecologica, ci hanno chiamato un Ministero ma non hanno fatto niente. Infatti, una delle più grandi delusioni è stato il capo di un partito politico che ha deciso un ministro della Transizione Ecologica il quale non ha fatto niente. Questo è il problema dell’Italia: noi siamo dei fenomeni in tanti campi però i nostri governanti devono essere in grado di capirlo ed avere il coraggio di investire in ricerca e sviluppo. Abbiamo grosse potenzialità nelle nostre università, pensi che stanno creando delle batterie per accumulare calore fatte con la sabbia!
- La misura adottata di ridurre il riscaldamento degli edifici ed il tempo di accensione può aiutare?
Si, serve tutto perché in questo modo si bruciano meno combustibili. Il problema è che non dovremmo proprio produrre con quei combustibili. Siamo il Paese del sole, del mare e del vento, no? Bene, queste sono le principali fonti rinnovabili al mondo e in Italia dovrebbero sfruttarle di più. Non mi venissero a dire che sono brutte le pale eoliche, perché, i ponti delle autostrade sono belli? Purtroppo i politici non hanno una visione per il futuro, non gliene importa niente. Loro pensano alle prossime elezioni, tendono a vivere per questo, cosa gliene frega dei nostri figli come vivranno fra 10 anni? E’ questo il vero dramma dell’Italia.
- Per concludere, che appello si sente di fare come padre e come professionista che si occupa di meteorologia e clima?
L’appello è semplice: rendiamoci conto che il cambiamento climatico esiste, ci sono dati scientifici che lo certificano, ormai è in atto ed è in accelerazione come un’auto che sta in quinta in autostrada. L’unico modo per fermarlo è non inquinare più con i fossili e usare le rinnovabili perché renderebbero l’Italia indipendente energeticamente. Quindi educhiamoci tutti ad una nuova mentalità che è a favore del progresso e dello sviluppo utilizzando nuovi metodi, tutto qui. Dobbiamo fare com’è successo nel periodo della pandemia: come il Covid che è stato qualcosa di gigantesco e incontrollabile ci ha costretto a fare dei rapidi e drastici cambiamenti, così dobbiamo agire per il cambiamento climatico.