Lo scorso 12 maggio ha preso avvio l’XI edizione del Censimento dei Luoghi del Cuore del FAI. E’ una campagna nazionale per i luoghi italiani da non dimenticare, promossa dal FAI in collaborazione con Intesa Sanpaolo. È il più importante progetto italiano di sensibilizzazione sul valore del nostro patrimonio che permette ai cittadini di segnalare al FAI attraverso un censimento biennale i luoghi da non dimenticare. Dopo il censimento il FAI sostiene una selezione di progetti promossi dai territori a favore dei luoghi che hanno raggiunto una soglia minima di voti.
La delegazione FAI di Salerno appoggia il comitato cittadino “Amanti della Cultura e della Spiritualità, sostenitori della valorizzazione della Statua della Madonna Immacolata appartenente al Tesoro di San Matteo nella Cattedrale di Salerno” costituito da persone appassionate della cultura e del patrimonio artistico della città. Il comitato è composto da Paolo Romano (presidente), Antonio Schiano di Cola, Maria Scotti, Matteo Landi, Lia Persiano, Adele Gatto de Santis, Corradino Pellecchia, Enza Ferrara, Mariella Siano, Giovanni Gagliardi, Loredana Mastromarino, Orsola Carletti e ciascuno di loro in base alle proprie competenze e inclinazioni personali offre il proprio contributo per divulgare la conoscenza e l’amore verso la tradizione artistica della città. In questa occasione il Comitato vuole sostenere e valorizzare il recupero della statua della Madonna dell’Immacolata che fa parte del Tesoro di San Matteo nella Cattedrale di Salerno. La statua, purtroppo, versa in preoccupanti condizioni e necessita di un intervento di restauro per portarla all’antico splendore. Un ringraziamento speciale va a don Michele Pecoraro, parroco della Cattedrale di Salerno, che ha ispirato il FAI e illumina il Comitato.
L’opera riguarda una scultura in legno policromo a tutto tondo del XVIII secolo che raffigura la Madonna Immacolata. Di alta qualità e di media grandezza raffigura l’Immacolata, evidentemente debitrice dei vibranti modelli messi a punto da scultori prestigiosi della famosa bottega napoletana dell’inizio del Settecento. Potrebbe essere opera di un abile scultore attivo, forse a Napoli, entro la prima metà del Settecento e informato sui più alti esiti della scultura partenopea tra la fine del XVII e l’inizio del XVIII secolo. Di quest’opera pare non esista una fonte documentaria che ne attribuisca paternità dell’autore e soprattutto da chi e per quale sito fosse stata commissionata. Molto probabilmente era collocata in qualche altra chiesa o cappella (anche privata) ed è arrivata nella Cattedrale di San Matteo per donazione o per altri motivi sconosciuti. La scultura policroma poggia su di una base rettangolare (non originale). L’Immacolata viene raffigurata nella iconografia tradizionale: la Madonna si presenta con le braccia spalancate, lo sguardo rivolto al cielo, i panneggi svolazzanti, in piedi su una nuvola dove sporge la punta della luna e dove trovano posto anche tre cherubini. Il volto trasmette un senso di contemplazione e di preghiera. La testa della Vergine doveva essere sicuramente cinta da una corona che purtroppo è andata persa. La statua risulta essere stata già restaurata in tempi passati e la presenza della ridipintura che copre attualmente tutta l’opera lo testimonia. Attualmente si presenta con un vestito chiaro su cui sono presenti decorazioni floreali, ha una cintura rosso-marrone sul girovita e la finitura dell’orlo del vestito che scende fino ai piedi è dorata. Sopra il vestito il mantello azzurro che l’avvolge decorato con stelline dorate che simboleggiano la verginità e il bordo esterno dorato. Attraverso una indagine visiva, quindi, i colori che rivestono l’opera non sono quelli originali. Le condizioni attuali della scultura sono pessime. Sono visibili perdite di colore e di strato preparatorio su diverse sezioni dell’opera e sollevamenti del colore. La presenza di fori di sfarfallamento testimonia anche la presenza di insetti xilofagi i cui danni, in alcune zone, sono abbastanza estesi, tanto che in più punti il legno si è completamente polverizzato, provocando così anche la perdita di materiale costitutivo del supporto dell’opera.
La delegazione FAI di Salerno presenterà al pubblico il progetto di restauro e valorizzazione della statua della Madonna Immacolata nell’ambito del progetto dei Luoghi del Cuore e ripercorrerà i luoghi censiti sul proprio territorio dal 2003 ad oggi in collaborazione con Intesa Sanpaolo, mercoledì 18 maggio alle ore 18.00 presso la sede FAI a Salerno in via Porta Catena, 50.