Il dottor Luigi Mandia ritorna alla guida dell’ospedale “Luigi Curto” di Polla e questa mattina ha tenuto un incontro con la stampa.
“E’ un periodo importante per un territorio che ha vissuto grosse difficoltà basti ricordare quello che è accaduto con il Covid – commenta il direttore sanitario Mandia – Siamo stati sede di momenti incredibili e difficili con condizioni che ci hanno portato ad essere zona rossa. La pandemia qui si è espressa con aggressività e in quei maledetti giorni siamo stati capaci di dare le nostre risposte come popolo. Sono le stesse risposte che dobbiamo dare oggi in un momento difficile. In chiave internazionale c’è una guerra in atto che mette non solo il mondo in pericolo ma le economie in ginocchio. Le economie sono fortemente correlate ai bisogni sanitari perché la sanità vive di impegni economici. In una condizione in cui l’impegnò economico è stato per anni quello che ci ha visti vittime di restrizioni ovviamente noi abbiamo la necessità di impegnarci ancora di più. Le risorse sono due: quelle umane e quelle economiche. Abbiamo la necessità di recuperare quello spirito che ci vede impegnati nella valorizzazione delle risorse umane che contraddistinguono in positivo la nostra gente. E’ nella nostra cultura l’accoglienza e la disponibilità. Questa sarà l’ospedale delle porte aperte a tutti coloro che hanno bisogno. Le difficoltà ci sono e le affronteremo a viso aperto nel miglior modo possibile”.
Presente anche il Presidente della Conferenza dei Sindaci dell’ASL Salerno Michele Di Candia che ha sottolineato che “questo territorio va difeso in un certo modo e va organizzato e non possiamo permetterci di ignorare quelle che sono le problematiche. Sono contentissimo e penso che nella persona del Direttore Sanitario Luigi Mandia il territorio può avere risposte. Luigi possiamo definirlo un cittadino del Vallo di Diano . Abbiamo già lavorato con lui in un momento difficile e abbiamo dato risposte. Spero di riprendere con lui un ragionamento”.
Come evidenziato l’ospedale è in affanno su diversi fronti e questi problemi devono essere affrontati nelle sedi istituzionali competenti. La Neurologia rischia la chiusura del Reparto e bisogna chiedere il supporto della Direzione Generale e bisogna riprendere il discorso riguardante l’Oncologia.
“Non sarà un percorso facile perché il camice bianco manca in tutta Italia – continua Di Candia – Già usciamo fuori da un commissariamento, grazie al Presidente De Luca, che ha impoverito della presenza di medici presso i nosocomi e abbiamo subito la quota 100. Il Direttore Generale Gennaro Sosto ha avviato dei concorsi e speriamo ci siano le risposte giuste. E’ importante rendere appetibile ai professionisti questi territori”.