C’è anche un uomo di Potenza tra i 6 arrestati a Lucca nell’ambito di un’operazione che riguarda il contrasto all’utilizzo del doping nel mondo del ciclismo, condotta dagli uomini del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato su indagini avviate dalla Procura della Repubblica di Lucca.
Gli agenti hanno dato esecuzione a 6 misure di custodia agli arresti domiciliari, e tra loro c’è anche M.V., classe 1992, di Potenza, ex corridore ed attuale preparatore atletico di una squadra dilettantistica tra le più importanti d’Italia.
Secondo l’accusa, gli atleti, alcuni molto giovani, sarebbero stati incoraggiati dal presidente della squadra a fare uso di sostanze dopanti, come ad esempio epo in microdosi, antidolorifici a base oppiacea e ormoni per la crescita. L’accusa per il potentino, preparatore atletico della squadra, è quella di aver rifornito gli atleti di farmaci vietati dalla normativa sul doping, in assenza delle dovute prescrizioni mediche.
E’ anche accusato di aver dato consigli su come assumere le sostanze dopanti. Durante la conferenza stampa il Procuratore Capo di Lucca, Pietro Suchan, ha usato parole forti contro le vittime del doping: “Basta giovani morti, chi sa qualcosa collabori“.
L’indagine della Procura, basata anche su pedinamenti e registrazioni audio e video, è partita dopo la morte di un atleta 21enne il 2 maggio scorso in circostanze poco chiare. Oltre agli arrestati, nel registro degli indagati ci sono altre 17 persone.
– Claudio Buono –