“Possibile che chi dovrebbe vigilare sulla Rai lavori in una fiction prodotta dalla stessa?“. Se lo chiede la redazione de “Le Iene” in merito al parlamentare battipagliese Nicola Acunzo, eletto con il M5S, membro della Commissione vigilanza Rai e da qualche giorno attore nella fiction Rai “Il Commissario Ricciardi”.
Nell’appuntamento settimanale del programma Mediaset andato in onda ieri sera, la iena Antonino Monteleone gli ha chiesto un’intervista su un possibile di conflitto di interessi di cui molto si sta parlando in questi giorni. Acunzo, dopo aver dato appuntamento a Monteleone per un’intervista in video, ha dato forfait non presentandosi per rispondere ai quesiti dell’inviato di Italia 1.
46 anni, nel 2018 si è candidato nel Collegio di Battipaglia ed è stato eletto nelle file del M5S, in seguito è arrivata la nomina nella Commissione di Vigilanza Rai. E’ entrato nel gruppo misto dopo essere stato espulso dal Movimento per non aver restituito lo stipendio da parlamentare. Ma è in queste settimane che intorno sul suo nome pende il peso di un probabile conflitto di interessi, dato che recita nella fiction Rai “Il Commissario Ricciardi” in cui interpreta il ruolo di Ponte, l’usciere di Angelo Garzo, capo del Commissario.
Intervistato qualche giorno fa dal Corriere della Sera, l’onorevole Acunzo ha affermato:”C’è un grande fraintendimento. Io non ho lavorato per la Rai ma con la società di produzione cinematografica che poi vende il prodotto, che poi è stato venduto appunto alla Rai. In questo caso il conflitto non c’è, non ho percepito alcun compenso dalla Rai“.
Alla iena Monteleone ha invece detto:”Anche gli artisti hanno la possibilità di fare politica e di poter continuare a fare il proprio lavoro pagando diciamo circa 1000 euro in più. Il conflitto nasce nel momento in cui fai pressione per ottenere delle cose. Io non sono in un conflitto di interessi, perchè non ho un contratto con la Rai“.
– Chiara Di Miele –