E’ stata pubblicata ieri sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la domanda di registrazione dell’Indicazione Geografica Protetta “Olio Campania”, traguardo importantissimo a cui hanno contribuito anche Confagricoltura Campania e la Cia.
“L’iscrizione dell’Olio Campania nel registro dell’albo IGP è una realtà – affermano con soddisfazione dalla Cia – E se non vi saranno opposizioni da parte degli altri Stati europei, tra tre mesi sarà registrata l’IGP. Nonostante la contrarietà di alcune realtà del mondo agricolo, il riconoscimento ha dato ragione alla visione della Cia perché nell’attuale riforma della PAC l’olivocoltura di qualità viene premiata”.
La soddisfazione dell’assessore regionale Nicola Caputo: “Le grandi sfide dell’olio italiano di qualità si vincono solo attraverso azioni di ampio respiro, come il riconoscimento dell’IGP regionale. Un risultato ottenuto con il Comitato promotore Olio IGP Campania, presieduto da Raffaele Amore che ringrazio per il lungo lavoro di mediazione tra le varie aree olivicole campane. L’Olio IGP Campania va sostenuto con forza per dare maggiore competitività e riconoscibilità del settore e perché si inserisce nella strategia regionale di rafforzamento del brand campano”.
Un forte impegno è stato profuso alla causa anche da Antonio Casazza, Presidente della Sezione Olivicola di Confagricoltura Campania e Presidente di Confagricoltura Benevento, tra i fondatori del Comitato Olio Campania IGP nato nel 2015 che ha portato oggi alla pubblicazione IGP. Ed è proprio Casazza ad esprimere la soddisfazione dell’intero sindacato regionale su quest’ennesimo splendido risultato che porterà tra 90 giorni, se non ci saranno opposizioni da parte degli Stati membri dell’UE, all’iscrizione registrata.
“Confagricoltura Campania accoglie favorevolmente il riconoscimento dell’olio della Campania con l’Indicazione Geografica Protetta. Dal primo momento la nostra organizzazione ha sostenuto il progetto, tanto che io stesso sono tra i fondatori del Comitato promotore di rappresentanza di Confagricoltura Campania – afferma Casazza – Questo riconoscimento va a potenziare e migliorare un prodotto in seria difficoltà e a rafforzare il paniere della produzione agroalimentare della nostra regione“.
Tale risultato è stato possibile grazie alla fondamentale sinergia tra le associazioni di categoria agricole per il comparto primario, i trasformatori, quindi i frantoi, le aziende olearie che commercializzano l’olio, la Facoltà di Agraria dell’Università Federico II di Napoli, il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università del Sannio e, ovviamente, la Regione Campania. “Ennesima riprova che lavorando alacremente, con gli stessi obiettivi, è possibile crescere insieme, arrivando alla registrazione di un marchio che garantisce la provenienza locale dei prodotti e promuove le caratteristiche uniche legate all’origine geografica e alle competenze tradizionali” affermano da Confagricoltura.
Valorizzare il territorio, tutelare i produttori, assicurare ai consumatori un prodotto di eccellenza contribuisce a creare un clima di fiducia che si autoalimenta in un ciclo virtuoso, con ricadute a catena anche in altri ambiti, primo tra tutti il turismo.
“Nonostante tutti i sacrifici e gli imprevisti che si sono verificati nel corso del tempo, finalmente dopo 7 anni abbiamo dato luce ad un progetto lungimirante che va ad ampliare il paniere dei prodotti a denominazione e indicazione protetta della Regione Campania – prosegue il presidente Casazza – L’olio, ennesima eccellenza nell’enogastronomia campana, si va così ad aggiungere alla mozzarella di bufala, ai vini locali e alle carni, andando a rafforzare il settore. Confagricoltura Campania ha battezzato un progetto vincente, perché ne è stata la culla. Ulteriore slancio si avrà con la costituzione di un Consorzio futuro, che siamo certi saprà dare forza e valore aggiunto al nostro olio. Il Consorzio non sarà certo il punto di arrivo, ma il punto di partenza di un nuovo percorso, una nuova storia che vedrà affermarsi un prodotto che già ora è di qualità e che sarà sempre più presente sul mercato nazionale ed internazionale”.