Il campo Italia di Sapri ha cambiato denominazione e dopo 21 anni dalla prima richiesta ieri è stato intitolato a Matteo Covone: uomo simbolo del calcio saprese, che negli anni passati ha ricoperto il ruolo di giocatore, allenatore e infine presidente del Sapri calcio.
Grazie alla proposta fatta dalla commissione per la toponomastica immediatamente dopo la morte di Matteo Covone e sostenuta fin dall’inizio dallo storico speaker di Sapri Tonino Luppino, la città della Spigolatrice ha dedicato ieri il proprio campo a un uomo che è stato uno dei massimi esponenti del calcio per tutto il Golfo di Policastro.
Presenti alla manifestazione il figlio di Matteo, Fabio Covone, ma anche molti amici e vecchie glorie che hanno militato nel Sapri calcio. In particolare Luigi Russo, ex terzino del Milan negli anni 80, ma saprese di origine: “È un onore per me essere presente qui questa sera e ricordare la memoria di Matteo Covone, una bellissima persona prima di essere un grande calciatore”.
Parole di stima per Covone sono arrivate anche dal sindaco Gentile. “Ci sono voluti 21 anni per arrivare a questa serata ma ci siamo riusciti – ha dichiarato il primo cittadino di Sapri – Matteo Covone era un signore in campo e fuori dal campo e soprattutto ha onorato e portato in giro il nome di Sapri grazie a uno sport, il calcio, che anche questa sera riesce e a unire più generazioni, dai vecchi campioni locali ai giovani di oggi. È una comunità intera che si stringe intorno a questo Stadio”.
La manifestazione si è conclusa con una partita simbolica in memoria e in onore di Matteo Covone.
– Maria Emilia Cobucci –